Oppo Reno A e Oppo K5: parte l’assalto, con qualità, alla fascia media

In vena di triplette, BBK Electronics timbra il mese di Ottobre anche con un terzetto di smartphone a marchio Oppo. Dopo il top gamma Reno Ace, è la volta dei medio-gamma Oppo Reno A e Oppo K5, con comparti fotografici degni di un cameraphone.

Oppo Reno A e Oppo K5: parte l’assalto, con qualità, alla fascia media

Nell’evento che BBK Electronics ha organizzato in Cina, assieme al top gamma Oppo Reno Ace, sono stati presentati anche altri due smartphone, di fascia media, tra cui l’Oppo Reno A, a quanto pare focalizzato sul mercato nipponico, e l’Oppo K5. 

Oppo Reno A (158.4 x 75.4 x 7.8 mm, per 168 grammi, nelle nuance nero e blu) arriverà in commercio tra circa una settimana, il 18 Ottobre, al prezzo di 35.800 yen, corrispondenti più o meno a 302 dei nostri euro. Per tale cifra, si avrà diritto ad un design più in linea col 2018, con un mento visibile anche se contenuto, cornici laterali quasi assenti, ad un morigerato waterdrop a V in alto, quale sede della selficamera settata a 25 megapixel e, per giunta, abilitata alla scansione del viso (presente, ma non sostitutiva del pur implementato scanner in-display).

Con siffatte scelte, il 91% del frontale è stato garantito al display AMOLED da 6.4 pollici con risoluzione FullHD+ ed ottima densità d’immagine (402 PP): sul retro, invece, una mascherina orizzontale terminante col Flash LED mostra due occhietti in veste di sensore principale da 16 (messa a fuoco fasica) + 2 (profondità) megapixel, all’insegna di una dual camera capace di riconoscere 22 scene applicandovi qualcosa come 416 settings fotografici. 

Capace di connettersi in ogni modo, grazie al 4G, al Dual SIM, al Bluetooth 5.0, al Wi-Fi ac a doppia banda, l’impermeabile (IP67) Oppo Reno A non manca di un localizzatore GPS (con reti A-GPS/BeiDou/Galileo/Glonass), né di un modulo NFC per i pagamenti contactless, mentre con la porticina Type-C non solo carica rapidamente la batteria da 3.600 mAh ma, stante l’OTG, permette anche di espandere lo storage via chiavetta USB (oltre che con la canonica microSD, da 256 GB massimi). 

Dulcis in fundo, nella scheda dell’Oppo Reno A, figura l’accoppiata tra la GPU Adreno 616 ed il processore Snapdragon 710 ad otto core che, nella fattispecie, può contare su 6 GB di RAM (LPDDR4X) e su uno storage espandibile allestito nelle pezzature alternative da 64 (300 euro, o 35.800 yen) e 128 GB (in esclusiva con Rakuten), più che adeguato nell’ospitare – dietro la Color OS 6.1 – il sistema operativo Android Pie 9.0

Frontalmente simile, l’Oppo K5 (158.7 x 75.2 x 8.6, per 182 grammi) si rivolge inizialmente (dal 17 Ottobre) al mercato cinese, con tre diverse combinazioni mnemoniche di RAM (LPDDR4X) e storage (UFS 2.1, espandibile a 256 GB), rispettivamente da 6+128, 8+128, 8+256 GB, e altrettante colorazioni (bianco, verde, e blu). Il notch waterdrop, sempre con Face Unlock, si esalta con 32 megapixel (f/2.0) di selfiecamera, nulla in confronto al quartetto posteriore verticalmente inserito in un classico assetto semaforico: in quest’ultimo, il sensore standard da 64 (Samsung GW1, f/1.8), precede quello ultragrandangolare (119°, f/2.25) da 8, quello per la profondità da 2 (f/2.4), e quello per le macro da 2 f/2.4) megapixel.

Il display, un pannello AMOLED FullHD+ da 6.4 pollici, con scanner d’impronte integrato, fa da scudo al centro nevralgico deputato alle elaborazioni, in questo caso costituito da una scheda grafica Adreno 618 e dall’octacore (2.2 GHz) Qualcomm Snapdragon 730G. Anche qui presente il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 5.0, il modulo NFC, il GPS con Glonass, ed ovviamente il Dual SIM con 4G, la batteria – da 4.000 mAh – supportata nell’autonomia dalla ColorOS 6.1 a base Pie 9.0, beneficia della ricarica rapida (30W) VOOC 4.0 che, in mezzora, ripristina il 67% dell’intera capienza energetica.

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