L’evento Cloud 11 ha svelato la vera sorpresa telefonica del giorno di OnePlus con lo smartphone OnePlus Ace 2 destinato ad arrivare in Occidente come OnePlus 11R.
OnePlus Ace 2 (163,4 x 74,3 x8,7 mm, 204 grammi) ha le colorazioni blu ghiacciaio e nero vasto: ambedue sono realizzati con la “tecnologia del vetro di seta e il telaio centrale non ha punti di interruzione”. Lo smartphone ha un frontale con foro in alto al centro per la selfiecamera. Il display, con bordi curvi, è un Super Fluid (LTPS visto il refresh dinamico da 40, 45, 60, 90 e 120 Hz) AMOLED Tianma T7 da 6,74 pollici risoluto a 1,5K con rapporto a 20:9, 1.450 nits di luminosità massima, 100% di copertura degli spazi colori DCI-P3 ed sRGB, PWM ad alta frequenza, scanner biometrico sottostante, posto entro una cornice di 2,12 mm.
La fotocamera anteriore è da 16 megapixel (f/2.4, video a 1080p@30fps, slo-mo slo-mo 1080P@240fps, 720P@480fps) mentre, dietro, a livello di design, vi è l’effetto grafico di una sfera che irrompe da sinistra sullo chassis, lasciando una scia lucida. La sfera accoglie una triplice fotocamera. A comporla vi un sensore Sony IMX890 da 50 megapixel (1/1.56″, f/1.8, pixel da 1 micrometro) con stabilizzazione ottica dell’immagine e video in 4K @ 60fps. Non figura, rispetto all’OnePlus 11, l’immagine che riferisce di una collaborazione con Hasselblad. Gli altri due sensori, forniti però da OmniVision sono un ultragrandangolo (120°) da 8 e un ausiliario (OV02B10) da 2 megapixel (1/5″, 1,75 µm, 22 mm equivalenti, 89° FOV, 3 lenti) per le macro (a 4 cm). Lato audio vi sono due speaker stereo col Dolby Atmos.
Lateralmente si nota che, rispetto al predecessore OnePlus Ace (10R), è presente lo slider a 3 posizioni per le notifiche e l’audio. Il telaio non ha l’interruzione tipica per l’antenna e questo tradisce che il materiale impiegato per la scocca sia di tipo plasticoso.
Il chipset Qualcomm Snapdragon 8+ Gen1 adopera una GPU Adreno 730: l’assetto elaborativo sgrava il SoC di una parte del lavoro, appoggiando la GPU nell’aumento del refresh rate e nel migliorare il rendering delle immagini, attraverso un chip dedicato. La RAM, LPDDR5x, è da 12 o 16 GB, mentre lo storage UFS 3.1 è da 256 o 512 GB. La funzionalità RAM Vita accelererà la riallocazione della RAM tra un utilizzo e l’altro “consentendo tempi di risposta e stabilità del sistema più rapidi, aiutando ulteriormente il funzionamento e il passaggio tra diversi dispositivi pesanti app di servizio in modo più fluido”. L’HyperBoost Engine è stato arricchito dal nuovo stabilizzatore del telaio General Performance Adapter (GPA) 4.0. Lo smaltimento del calore punta su un sistema 3D che copre, rispetto a quanto visto sull’OnePlus 10 Pro, il 63,8% di superficie in più.
La batteria, da 5.000 mAh si carica del tutto in 25 minuti e del 50% in 10 minuti grazie alla carica rapida SuperVOOC da 100W: a consentire tutto ciò in sicurezza, ma anche a badare a efficientare i consumi, è il primo chip di gestione dell’alimentazione full-link di OPPO SUPERVOOC S (simile al Surge P1 di Xiaomi). In ambito connettività vi sono il Linkboost, gli infrarossi, il Wi-Fi ax (2,4/5,1/5,8 GHz), il Bluetooth 5.3 (LDAC), il GPS (A-GPS, Galileo, GLONASS, Beidou) e l’NFC: il firmware è il ColorOS 13 applicato su Android 13.
Prezzi
OnePlus Ace 2 costa 2.799 yuan (circa 385 euro) per la variante con 12 GB di RAM e uno storage da 256 GB. Le iterazioni da 16 + 256 GB e 16 + 512 GB costano rispettivamente di 3.099 (circa 426 euro) e 3.499 yuan (circa 480euro).