HMD Global sceglie una strategia controcorrente: semplicità, funzionalità essenziale e prezzi accessibili. L’azienda, erede del brand Nokia, si prepara a lanciare due prodotti destinati a rivoluzionare il segmento entry-level e a risvegliare la nostalgia degli appassionati. Da un lato arriva HMD Bold, lo smartphone Android più economico mai proposto dal brand, pensato per chi cerca un dispositivo affidabile per le attività quotidiane. Dall’altro, HMD lavora al rilancio dei touchphone, con nuovi modelli ispirati alla gloriosa serie Nokia Asha: telefoni a schermo interamente touch, ma con un’interfaccia semplificata e prestazioni limitate, ideali per chi vuole “restare connesso” senza le distrazioni e la complessità degli smartphone moderni. Un doppio approccio che mostra chiaramente l’intenzione dell’azienda: tornare alle origini per conquistare utenti giovani, mercati emergenti e chi cerca un secondo telefono pratico, economico e duraturo.
HMD Bold: il nuovo smartphone economico con specifiche trapelate e prezzi imbattibili
Il 2025 sta per accogliere un nuovo protagonista nel segmento degli smartphone economici: HMD, ex produttore dei telefoni Nokia, sta preparando il lancio del suo modello più economico fino ad oggi, chiamato HMD Bold. Secondo le informazioni trapelate da una fonte interna molto attendibile, il dispositivo punta a conquistare il mercato entry-level con un prezzo estremamente competitivo e una scheda tecnica basilare ma funzionale.
Il cuore del Bold è un chipset Unisoc T7200, una versione rinominata di un chip ormai datato, già visto in modelli come il Moto G04s. Si tratta di un SoC limitato alle reti 4G e prodotto con tecnologia a 12 nanometri, con due core Cortex-A75 e sei Cortex-A55, tutti a 1,6 GHz. Questa scelta riflette la natura low cost del dispositivo, che punta a svolgere con efficienza le attività quotidiane più semplici, senza però offrire prestazioni elevate per usi avanzati.
Per quanto riguarda la memoria, il Bold sarà disponibile in due configurazioni: la prima con 4 gigabyte di RAM e 128 gigabyte di spazio di archiviazione, la seconda con 6 gigabyte di RAM e 256 gigabyte di storage. Questi numeri sono più che sufficienti per chi cerca un dispositivo economico ma con spazio adeguato per applicazioni, foto e video.
Lo schermo è un IPS LCD da 6,74 pollici con risoluzione HD+ e una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Una soluzione che offre un’esperienza visiva fluida, anche se senza i colori e il contrasto di un pannello OLED. Il design appare familiare rispetto agli altri smartphone HMD, con bordi abbastanza spessi attorno al display, un notch a goccia per la fotocamera frontale da 8 megapixel, e una scocca che sembra solida e comoda da impugnare.
Sul retro si trovano due fotocamere, una principale da 50 megapixel e una secondaria di supporto da 0,08 megapixel, probabilmente utilizzata per migliorare gli effetti di profondità. Il comparto energetico del Bold promette una buona autonomia grazie alla batteria da 5.000 mAh, supportata da una ricarica rapida a 20 watt, una caratteristica sempre apprezzata nei telefoni di fascia bassa.
Uno dei punti forti di questo modello sarà sicuramente il prezzo. La versione base da 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna dovrebbe costare circa 7.999 rupie indiane, equivalenti a circa 79 euro. La variante più performante da 6 GB e 256 GB sarà proposta a 9.999 rupie, ossia intorno a 99 euro. Questi valori fanno del Bold il cellulare più economico di HMD sul mercato indiano, superando il precedente modello HMD Crest che si attestava su cifre decisamente più alte. Il lancio ufficiale è atteso per il quarto trimestre del 2025, con l’India come primo mercato di riferimento. Al momento non è chiaro se il Bold sarà distribuito anche in altri Paesi, ma viste le specifiche e il posizionamento, potrebbe trovare spazio anche in altri mercati emergenti.
HMD rispolvera i “touchphone”: in arrivo un erede moderno della serie Nokia Asha
A sorpresa, HMD Global sembra pronta a riportare in vita una categoria di dispositivi che sembrava ormai dimenticata: i touchphone, telefoni privi di tastiera fisica ma con schermi touch, che in passato offrivano funzionalità essenziali pur mantenendo la semplicità dei feature phone. Tra i modelli più noti di questa tipologia figuravano i Nokia Asha e i Samsung Champ, molto apprezzati prima che gli smartphone economici ne decretassero l’obsolescenza.
Secondo quanto rivelato dal leaker Hikari Calyx, HMD starebbe lavorando su due prototipi di touchphone moderni, dotati di connettività 4G e interfaccia ibrida, a metà strada tra un sistema operativo per smartphone e quello dei telefoni tradizionali. Al cuore del dispositivo ci sarebbe un chipset UniSoC T107, con CPU single-core Cortex-A7 da 1 GHz, realizzata con processo produttivo a 22 nm e affiancata da 384 MB di RAM LPDDR2 integrata direttamente nel chip. Il sistema operativo non è ancora stato confermato, ma il telefono supporterà la navigazione web tramite Opera Mini e offrirà un’interfaccia essenziale e veloce, pensata per utenti in cerca di semplicità, autonomia e funzionalità base. Nessun dettaglio ufficiale su prezzo o disponibilità, ma l’intento sembra chiaro: offrire una nuova generazione di “telefoni intelligenti ma non troppo”, magari pensati per i mercati emergenti, i giovanissimi o come dispositivo secondario affidabile ed economico.