Nothing Phone (3) rivoluziona il design: addio ai LED Glyph, arriva la matrice di punti

Nothing Phone (3) segna la fine dell’interfaccia Glyph e si prepara a introdurre una nuova matrice di punti sul retro: design rivoluzionato e identità evoluta per il prossimo top di gamma dell’estate 2025.

Nothing Phone (3) rivoluziona il design: addio ai LED Glyph, arriva la matrice di punti

Il Nothing Phone (3) si appresta a segnare un deciso cambio di rotta rispetto ai suoi predecessori. Con un post tanto laconico quanto inequivocabile, l’azienda sino-britannica ha annunciato la fine dell’iconica interfaccia Glyph, costituita da una serie di LED posizionati sul retro del dispositivo.

Il messaggio, diffuso tramite X (ex Twitter), è chiarissimo: “Abbiamo ucciso l’interfaccia Glyph”. E da quel momento, la curiosità degli appassionati è esplosa. Lanciata con il Nothing Phone (1) e poi potenziata nella seconda generazione, l’interfaccia Glyph ha rappresentato per anni il segno distintivo di Nothing, rendendo immediatamente riconoscibili i suoi smartphone grazie a una serie di effetti luminosi pensati per notifiche, chiamate, timer e molto altro.

Tuttavia, con il Nothing Phone (3), atteso per il mese di luglio, l’azienda ha deciso di lasciarsi alle spalle questa soluzione, apparentemente poco utile per alcuni utenti e soprattutto limitata dall’uso di cover opache che ne vanificavano la visibilità. Ma se i Glyph spariscono, cosa prenderà il loro posto?

Le speculazioni non mancano, e molte fonti concordano su una possibilità concreta: Nothing potrebbe sostituire i LED statici con un nuovo tipo di schermo posteriore, basato su una matrice di punti. Una soluzione di questo tipo permetterebbe di rappresentare informazioni visive in maniera più chiara, dinamica e personalizzabile. Si parla, ad esempio, della possibilità di mostrare icone, messaggi testuali, animazioni o indicatori di stato come il livello di batteria o il tempo residuo di un conto alla rovescia. L

’idea, per certi versi, ricorda quanto già visto su dispositivi come l’ASUS ROG Phone 8 Pro, che ha saputo fondere estetica e funzionalità in modo innovativo. Inoltre, un concept pubblicato di recente dal designer Ben Geskin mostra proprio come potrebbe funzionare questo display a matrice, con uno stile sobrio ma futuristico, in grado di offrire nuove interazioni senza sacrificare l’estetica distintiva che ha reso celebre il marchio. A questo punto, è chiaro che Nothing non intende abbandonare la sua filosofia anticonformista.

L’eliminazione della Glyph Interface non è sinonimo di banalizzazione del design, bensì un’evoluzione che potrebbe portare l’azienda a esplorare nuove forme di comunicazione visiva. E se da un lato i LED animati non hanno mai convinto fino in fondo sul piano pratico, la promessa di un sistema più funzionale e versatile potrebbe aprire un nuovo capitolo nella storia del brand. Nothing Phone (3) si preannuncia come il primo vero top di gamma della giovane casa fondata da Carl Pei, e l’hype attorno al dispositivo cresce giorno dopo giorno. Con un’identità estetica rinnovata, una scheda tecnica da flagship e un’esperienza d’uso sempre più integrata, questo smartphone ha tutte le carte in regola per confermarsi come una delle novità più interessanti dell’estate 2025.

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