Il Nexus 6, ultimo gioiello tecnologico frutto della copiosa collaborazione tra il colosso dei motori di ricerca e la sempre più agguerrita Motorola, ha certamente suscitato l’interesse degli esperti del settore e di gran parte degli utenti che segue la serie Nexus fin dal suo esordio, caratterizzata da device con feature innovative e hardware progettato appositamente per sfruttare a pieno le possibilità messe a disposizione da Google e dal sistema operativo Android in generale.
Probabilmente, una delle caratteristiche che tutti si aspettavano di trovare nella scheda tecnica del Nexus 6, era rappresentato dal lettore di impronte digitali, vista la presenza di questo sensore su modelli di alta fascia della Samsung, ad esempio sul Galaxy Note 4, oppure sui tanto discussi iPhone 6.
In realtà, i rumors che anticipavano l’uscita del Nexus 6 prevedevano l’installazione del lettore di impronte digitali a bordo di questo smartphone fino a che Apple non ha messo i bastoni fra le ruote a Motorola. Infatti, secondo le parole dell’ex amministratore delegato di Motorola Dennis Woodside, rilasciate al giornale britannico Telegraph, il progetto del sesto device della serie Nexus inglobava anche il lettore di impronte digitali.
Il problema nacque nel momento in cui Apple decise di acquistare il brevetto di AuthenTec, l’unica azienda produttrice di sensori digitali di qualità che fossero degni di essere installati sul Nexus 6, e non a caso si trovano a bordo degli iPhone di ultima generazione. Per ovviare a tale inconveniente, il progetto iniziale è stato modificato riportando al posto del sensore, che avrebbe trovato posto nella scocca posteriore del Nexus 6, il logo stesso della Motorola.
La casa di Cupertino si è aggiudicata la licenza di AuthenTec per ben 356 milioni di dollari nel 2012, inserendo già nell’iPhone 5S il sensore di impronte digitali e perfezionando il sistema negli iPhone 6 e 6 Plus.
Tuttavia, questo sensore non rappresenta una feature fondamentale in un device e spesso anche gli utenti degli iPhone o dei Note 4 si Samsung disattivano lo sblocco dello smartphone tramite sensore a favore di una più facile gestione dello stesso. In realtà, il lettore di impronte digitali trova la sua massima espressione negli acquisti e nel settore della digital sign, ancora non molto diffuso.
Dunque, non c’è da disperarsi se il Nexus 6 pecca di questa caratteristica tecnica, potendo comunque contare su un device che merita davvero di essere provato.