Le carrellate di smartphone continuano ad IFA 2019 e, tra tanti brand blasonati, non è mancata la comparsata di TCL, uno dei più importanti marchi (cinesi) della tecnologia mondiale che, già leader per vendite in termini di TV (smart o meno), è anche molto quotata in termini di smartphone, essendo licenziataria di realtà prestigiose come Blackberry e Palm.
Questa volta, però, a Berlino TCL sorprende con un terzetto di prodotti Alcatel (due smartphone ed un tablet), oltre al primo smartphone auto-firmato per l’estero.
Alcatel 3X, medio-gamma per natura
Alcatel 3X (nelle colorazioni nero, verde, e rosa, forse a 149 euro) ha un aspetto moderno, con un frontale che, pur in presenza di un mento alto, ottimizza il resto del perimetro, principiando dalla cima, da cui pende un notch a V quale sede per la selfiecamera, da 8 (fuoco fisso, f/2.0) megapixel. Il retro dispone anche di uno scanner per le impronte, oltre a una tripla fotocamera, da 16 (standard, f/1.8, foto notturne) + 8 (f/2.2, ultragrandangolo da 102°) + 5 (f/2.4, profondità in tempo reale) megapixel.
Nel mezzo, il sandwich hi-tech dell’Alcatel 3X (164.85 X 75.8 X 8.39 mm, per 178 grammi) custodisce – dietro un display HD+ (20:9) da 6.52 pollici leggermente curvo ai bordi – un processore Helio P23 messo in coppia con 4 GB di RAM, sulla scheda logica che comprende anche uno storage, da 64 GB (più altri 128 in arrivo via microSD). Completano la scheda tecnica del device, coadiuvato lato software da Android Pie, la presenza di una microUSB Type-C, per caricare la batteria da 4.000 mAh, e l’innesto di un sempre più raro jackino da 3.5 mm.
Alcatel 1V, il redivivo
L’ Alcatel 1V (149.1 x 72.2 x 8.9 mm, per 130 grammi) in realtà non è una novità, trattandosi dello stesso device fugacemente mostrato, con parsimonia di particolari, allo scorso MWC 2019, assieme ad altri modelli sempre Alcatel.
Rispetto al mese di Febbraio, nella versione che dovrebbe arrivare, multicolorata, in Europa (a 79 uro), il processore octacore ha preso le forme di un Unisoc SC9863A, la memoria RAM è cresciuta a 2 GB (senza che venisse meno l’adozione della GO Edition di Pie 9.0), ed è presente anche il jack da 3.5 mm.
Alcatel Smart Tab 7, tablet davvero basico
Più o meno lo stesso livello di caratteristiche, heavy basic, traspare anche dal nuovo tablet Alcatel Smart Tab 7 (176 x 126.1 x 11.9 mm, per 268 grammi) che si palesa al pubblico con un display WSVGA (1024 x 600 pixel) panoramico (16:9) da 7 pollici, sotto il quale batte un cuore MediaTek, il quadcore MT8167D munito di 1.5 GB di RAM, con i 16 GB di storage – per Android Pie – espandibili via micro SD.
La selfiecamera dell’esemplare, appena sufficiente per le videochiamate con Skype, è una VGA: va leggermente meglio con la postcamera mono, da 2 megapixel (f/2.4). Energizzato da 2.580 mAh di batteria, con il jack da 3.5 mm a portata di cuffie, lo Smart Tab 7 di Alcatel dovrebbe sbarcare sul Vecchio Continente verso fine anno, intorno ai 79 euro.
TCL Plex: all’attacco dell’Occidente
Dulcis in fundo: TCL PLEX, prezzato a 329 euro nelle tonalità Obsidian Black/Opal White. Per il primo smartphone esterofilo che espressione del proprio brand, TCL ha scelto due placche in vetro, una per il davanti e una per la coverback: quella anteriore, bucata da un “dotch” (incrocio tra dot e notch) ospita una indefinita selfiecamera nell’angolo alto di sinistra, mentre sul retro entra in campo un terzetto di sensori, con il principale (IMX586) da 48 megapixel che precede l’ultragrandangolare (123°) da 16 e quello per la profondità da 2 (pixel grandi 2.9 micron). Di lato, la società conferma la collocazione di una “smart key” personalizzabile, per richiamare funzioni o app preferite dall’utente.
Valido il set logico, con il processore Snapdragon 675 in grado di usare 6 GB di RAM per il multi-tasking stoccando i dati in 128 GB di archiviazione (espandibili del doppio), con 3.820 mAh di batteria caricabile rapidamente grazie al Quick Charge 3.0, ed il Bluetooth 5.0 che in modalità “Super” connette financo 4 cuffie o altoparlanti in contemporanea, è nel display che si concentrano gli elementi più intriganti: il monitor del TCL PLEX, infatti, formato da un FullHD+ da 6.53 pollici esteso sul 90% del Lato A, implementa alcuni accorgimenti adattivi per contenere la luce blu e favorire il riposo degli occhi nelle fasi di lettura dei testi ma, soprattutto, eredita una funzione tipica delle TV del marchio, il NXTVISION, che migliora i contrasti esaltando i colori, ed offre un’esperienza cinematografica grazie all’upscaling in tempo reale dal SDR all’HDR.