I cellulari causano tumori al cervello? Ecco cosa dice un nuovo studio

Secondo uno studio pubblicato in queste settimane e condotto sul territorio australiano, sembrerebbe che le onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari non abbiano un impatto significativo sulla genesi di tumori al cervello.

I cellulari causano tumori al cervello? Ecco cosa dice un nuovo studio

Secondo uno studio condotto in Australia, i cellulari – e per estensione i moderni smartphone – non causerebbero tumori al cervello. Vediamo di scoprirne di più.

Lo studio in questione è stato pubblicato in questi giorni sulla rivista online di “Cancer Epidemiology” ed è stato condotto nel territorio australiano. Per la ricerca di cui parliamo, sono stati analizzati i casi di tumore al cervello verificatisi nel trentennio che va dal 1982 al 2013: i dati in oggetto sono, poi, stati incrociati e comparati con quelli relativi alla diffusione dei cellulari nello stesso range temporale.

In termini di esiti, è risultato che le donne non hanno riscontrato alcun incremento di tumori al cervello tra l’82 ed il 2013 mentre, tra gli uomini, tale incremento c’è stato: in ogni caso, avrebbe riguardato uomini dai 70 anni in su e sarebbe concentrato in un periodo, il 1982, in cui i cellulari erano ancora ben lungi dal diventare un device di massa.

Dallo studio pubblicato su Cancer Epidemiology, infatti, emerge che l’incremento dei tumori al cervello di cui parlavamo in precedenza non può essere imputato ai cellulari, praticamente inesistenti all’epoca, ma all’introduzione – in Australia e proprio in quegli anni specifici – di nuove modalità diagnostiche che portarono ad identificare con maggiore facilità questa patologia.

Quindi, riassumendo, si potrebbe dire che le onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari e sempre più circolanti nell’etere grazie alla grandissima diffusione degli smartphone moderni non abbiano alcun impatto diretto sulla genesi dei tumori al cervello. Certo è che la preoccupazione che ciò possa, comunque, accadere permane (vedi gli studi dell’Università di Bordeaux) se la Tawkon ha realizzato, tempo fa, un’app che si propone proprio di misurare il livello di radiazione prodotto dai vari tipi di cellulari che dovessero installarla.

Nel frattempo, ad ogni buon conto, ricordatevi di non essere degli operatori di call center in libera uscita e vai di vivavoce a manetta.

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