Uno dei prodotti hi-tech più attesi in quant’anti vigilia natalizia, il nuovo smartphone pieghevole di Huawei, è stato appena presentato, concretizzandosi, dopo tre modelli di Mate X, nel foldable a conchiglia Huawei P50 Pocket, chiamato al non facile confronto col rivale Samsung Galaxy Z Flip 3.
Huawei P50 Pocket, ideato con uno chassis (190 grammi) in vetro 3D nelle colorazioni bianco, nero e (per l’iterazione premium) con finitura dorata, da aperto misura 170 x 75.5 x 7.2 mm e, da chiuso, appena 87.3 x 75.5 x 15.2 mm, grazie ad una particolare cerniera a forma di goccia resistente agli urti che, a device piegato, non lascia alcuno spazio visibile. Dotato di uno scanner laterale per le impronte digitali, propone un display principale (quello che si piega), con foro in alto a sinistra per la selfiecamera da 10.7 megapixel (f/2.2, con riconoscimento facciale supportato anche all’esterno), di tipo OLED: nello specifico, si tratta di un pannello da 6.9 pollici risoluto a 2790 x 1188 pixel (quindi FullHD+) secondo un aspect ratio a 21:9, con 120 Hz di refresh rate, 300 Hz di touch sampling, supporto allo spazio colore DCI-P3 e all’attenuazione Pwm a 1.440 Hz, pellicola nano-ottica per ridurre del 59% i riflessi.
Sul lato esterno, sono presenti due anelli sovrapposti (Vientiane Double Ring): quello alto ospita, assieme a un modulo per la messa a fuoco laser, una tripla fotocamera, formata da un sensore principale da 40 megapixel (f/1.8, 26 mm, PDAF), da uno ultragrandangolare (120°) da 13 (f/2.2, 13 mm, riprese macro) e da uno iperspettrale (a 10 canali) per il miglioramento della resa cromatica e gli effetti di ripresa fluorescenti (ma anche per appurare se si sia messo bene il trucco o applicato uniformemente la protezione solare), da 32 megapixel (f/1.8, 30 mm). Sul versante dell’output audio, spiccano due altoparlanti stereo.
L’anello sottostante, invece, ospita un display secondario OLED da 1 pollice, risoluto a 340 x 340 pixel, che mostra la data, le notifiche, l’ora, ma supporta anche i widget verso le app di terze parti e proprietarie, tal che, ad esempio, si possa prendere ad ascoltare la musica sul display primario e ritrovarsi i controlli su quello secondario a device piegato, o che si possa visualizzare una mappa nel display grande, per ritrovarsi poi le indicazioni passate, senza soluzione di continuità, sul display esterno una volta piegato.
Sul piano elaborativo, il P50 Pocket di Huawei, animato quanto a software dal sistema operativo Harmony OS 2.0 (con App Gallery), integra un processore octacore (2.84 GHz) Snapdragon 888 castrato del 5G, e quindi col solo modem 4G (presente, in tema di connettività, assieme al Dual SIM 4G VoLTE, al GPS, al Bluetooth 5.2, all’NFC e al Wi-Fi 6), abbinato a una GPU Adreno 660 e coadiuvato mnemonicamente, quanto a RAM (LPDDR5) e storage (UFS 3.1, espandibile di max 256 GB via schedine NMCard), dalle combinazioni pari a 8+256 GB (8.988 yuan, 1.246 euro) e 12+512 GB (10.988 yuan, 1.523 euro). In tema di autonomia, invece, nel device è implementata una batteria da 4.000 mAh, caricabile rapidamente a 40W via microUSB Type-C.