Una delle notizie che più ha fatto il giro del mondo è stata la separazione tra Google e Huawei, con la prima che è stata costretta, dal documento firmato da Trump, a chiudere la collaborazione con il colosso cinese. Dunque, tra le ipotesi di un possibile futuro, c’era la sensazione comune che Huawei avrebbe riscontrato non pochi problemi perché i servizi di Google sono pressoché indispensabili.
Ma così non sembra essere: dopo tre giorni dalla “scissione”, Huawei è già pronta a chiudere un accordo con Aptoide, uno store alternativo al Play Store di Google, che include oltre 900 mila applicazioni e giochi, con diverse esclusive applicative cancellate dallo store di Google in passato.
Collaborazione tra Huawei e Aptoide in arrivo?
A dare la notizia è stato proprio il numero uno di Aptoide, Paulo Trezentos, che ha confermato come il tutto sia ancora in divenire, sebbene le due aziende rimangano in contatto per trovare un accordo. È questo quello che potrebbe essere definito piano B, la tanto attesa mossa strategica di Huawei per non perdere colpi sul mercato.
Concludere un accordo con un altro store era la strategia più veloce per questi primi mesi dal termine della collaborazione con Google. Magari, con il tempo Huawei, potrebbe provvedere a portare sul mercato degli smartphone un sistema operativo completamente nuovo, senza il rischio di creare in fretta da zero un software che potrebbe presentare diversi problemi di stabilità o bug.
Huawei vorrebbe, però, fare qualcosa in più, in pieno stile Apple. Ovvero creare un vero e proprio “network” in cui i dispositivi possano comunicare tra loro. Come store esiste anche App Gallery, interamente creata dalla casa produttrice cinese ma, tuttavia, le applicazioni che ospita sono ancora molto poche e ciò non consentirebbe un’adeguata competizione sul mercato degli smartphone e dei tablet.