Che i rapporti tra il governo americano e quello cinese non siano dei migliori è un fatto noto da molto tempo. Da svariati mesi l’amministrazione Trump attacca continuamente i leader cinesi nel settore delle telecomunicazioni, posto spettante a Huawei (osteggiata dal presidente americano sin dallo scorso Novembre) e ZTE (quest’ultima tornata in commercio negli States solo da fine 2018). In particolare, secondo il governo americano i dispositivi prodotti da queste aziende sarebbero la causa di fantomatiche intercettazioni. In realtà, il quadro è ben più complesso e necessiterebbe di essere meglio approfondito, ma la notizia di oggi si focalizza su un altro aspetto, ugualmente importante.
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, pare che Google (e svariati produttori hardware e software americani) abbia preso una seria decisione in questa ‘faida’ tra i due governi. Se quanto scriveremo qui di seguito, riportato da Reuters, dovesse essere confermato, ci troveremo davanti ad una serie di cambiamenti non di poco conto.
Google sospende tutti i propri servizi erogati su smartphone di Huawei
Tale notizia potrebbe importare tutti coloro che posseggono uno smartphone targato Huawei. Stando a quanto emerso, pare che Google abbia deciso di ‘seguire’ quanto intrapreso dall’amministrazione Trump e di interrompere tutti i principali servizi offerti su smartphone prodotti da Huawei (ed altri produttori, sempre cinesi).
Procedendo più nel dettaglio, gli smartphone di Huawei perderanno immediatamente la possibilità di aggiornarsi alle versioni successive di Android. E questo è solo l’inizio: gli smartphone futuri potrebbero non godere più di servizi fondamentali come il Google Play Store o le applicazioni facenti parte della GSuite. Solo i servizi open source potrebbero essere esclusi da questa sforbiciata, ma tutta questa vicenda non farà altro che sbilanciare il mercato (specie in vista della presentazione, in Occidente, di nuovi top di gamma).
Anche Intel e Qualcomm seguono la strada di Google, interrompendo ogni rapporto con Huawei
Analogamente a quanto fatto da Google, anche Intel e Qualcomm hanno adottato una decisione molto simile. Tali aziende avrebbero deciso di terminare ogni rapporto fino a data da destinarsi, seguendo la politica dettata dall’amministrazione Trump. Quanto è successo, però, pare che sia stato previsto dal colosso cinese già da molto tempo.
Non è un caso che gli smartphone di Huawei (principalmente quelli premium) siano equipaggiati con processori Kirin, progettati e realizzati dalla stessa azienda cinese (via HiSilicon). Inoltre, secondo alcune fonti, Huawei si sarebbe già preparata ad uno scenario del genere, rifornendosi di componentistica hardware per un periodo pari a 3 mesi. La situazione è alquanto complessa e, pertanto, attendiamo ulteriori aggiornamenti.