Honor 7S, Meizu M6T, Cubot J3: smartphone di fascia bassa con sorprese nei brand meno noti

Negli ultimi giorni, Honor, Meizu, e Cubot, emergenti brand cinesi, hanno iniziato a proporre degli smartphone di fascia bassa (in alcuni casi, molto bassa) che, però, serbano qualche sorpresa, specialmente da parte dei marchi meno noti.

Honor 7S, Meizu M6T, Cubot J3: smartphone di fascia bassa con sorprese nei brand meno noti

Se c’è un settore nel quale i grandi player della telefonia mobile si trovano in difficoltà, questo è senza dubbio quello degli smartphone di fascia medio-bassa che, negli ultimi giorni, si è arricchito delle proposte delle tigri cinesi Honor (Honor 7S), Meizu (Meizu M6T), e Cubot (Cubot J3). Ecco con quali specifiche, e prezzi. 

Honor 7S

Procedendo in ordine di notorietà dei brand, Honor – sussidiaria low cost di Huawei – ha presentato, in Pakistan, l’Honor 7S, un nuovo smartphone che, nella fascia economica in cui va a collocarsi, farà compagnia al predecessore Honor 7A. Dal punta di vista dell’aspetto estetico, si tratta di un telefono che, nel look della scocca (146.5 x 70.9 x 8.3 mm e peso di 142 grammi), ricorda i Samsung Galaxy di qualche anno fa: nella lunetta superiore, trova alloggio una selfiecamera da 5 megapixel mentre, sul retro, è ubicata la fotocamera principale, da 13 megapixel, con Flash LED e capacità di girare video a 1080p@30fps. Il display, elemento cardine dell’ambito multimediale, occupa il 73.8% del frontale, grazie ad un aspect ratio a 18:9 ed a una diagonale di 5.45 pollici, estesi in risoluzione HD+ (con 295 PPI). 

A condurre le danze della fluidità computazionale concorrono il processore quad-core (1.5 GHz) MediaTek MT6739 e la scheda grafica PowerVR GE8100, abbinati a 2 GB di RAM ed a 16 (estendibili a 256) GB di storage. La batteria, da 3.020 mAh, si ricarica via microUSB 2.0, e fornisce energie anche alle connettività, tra le quali annoveriamo Dual SIM, Wi-Fi n (direct, hotspot), Bluetooth 4.2 (A2dP), 4G/LTE, GPS (Glonass, A-GPS), jack da 3.5 mm (in tandem con la Radio FM). Dato in uscita con Android 8.1 sotto interfaccia EMUI 8.1, l’Honor 7S è prezzato a circa 107 euro

Meizu M6T

Meno nota è la sempre cinese Meizu che, d’altro canto, ha annunciato il ben più performante Meizu M6T (152.3 × 73 × 8.4 mm, per 145 grammi). Quest’ultimo, pur senza particolari innovazioni estetiche, offre un look percepito come più elegante, con un frontale nel quale si incastona – tramite un vetro curvo 2.5D, un LCD da 5.7 pollici, in risoluzione HD+ grazie al rapporto di forma a 18:9, estremamente adatto all’uso sotto la luce del sole (450 nits). La fotocamera anteriore arriva ad 8 megapixel (f/2.0) ed assicura anche un rapido sblocco del telefono via scansione 2D del volto, mentre quella posteriore è doppia, con sensori da13  (a colori, Sony IMX278, f/2.2) + 2 (f/2.4) megapixel, ottima per catturare più dettagli anche con poca luce (anche grazie al Flash LED), e per sfoggiare effetti Bokeh.

Il processore, nel Meizu M6T, arriva ad otto core (4 a 1.5 e 4 a 1.0 GHz) e, sostanziato nel MediaTek MT6750, fa coppia con la GPU Mali T860: le memorie, RAM e storage (espandibile), prevedono le opzioni da 3+32 (107 euro), 4+32 (134 euro), e 4+64 GB (147 euro). Il set di connettività mette in campo il Dual SIM, Wi-Fi n dual band, il Bluetooth 4.1 a risparmio energetico, il 4G/LTE con telefonate via VoLTE, ed il localizzatore GPS (Glonass): in questo caso, è presente il sensore per le impronte digitali (sblocco in 0.2 secondi), sul retro. Peccato per l’autonomia: se da un lato, infatti, il Meizu M6T si fregia di una batteria da 3.200 mAh, parte del vantaggio da quest’ultima assicurato è vanificato dall’adozione dell’ormai datato Android Nougat 7.0, seppur mitigato e migliorato dall’interfaccia Flyme OS 6.2. Già in pre-ordine da qualche giorno, tale device è entrato in commercio, a partire dal mercato cinese, il 1° Giugno. 

Cubot J3

Il meno noto e meno performante di tutti, dati tecnici alla mano, è il cinese Cubot J3 (141.40 x 66.3 x 8.8 mm) che, però, serba qualche piccola sorpresa con la quale, parzialmente riscattarsi. All’interno della sua scocca in plastica con ghiera laterale in alluminio, il cuore di questo terminale, infatti, non fa gridare al miracolo, col quad-core (1.3 GHz) MediaTek MT6580, la GPU ARM Mali-400 MP2: la RAM (LDRR3) arriva appena a 1 GB, e lo storage – ancorché espandibile (64 GB) – è pur sempre da 16 GB. Anche sul display, in verità, non v’è molto da entusiasmarsi, con un LCD IPS da 5 pollici, con risoluzione FWVGA+ (aspect ratio a 18:9), e bassa densità d’immagine (215 PPI): però, la selfiecamera, da 5 megapixel, è attrezzata per il Face ID, e – sul retro – sfoggia un look da iPhone X, anche se il semaforo in alto a sinistra ospita – col Flash LED – una fotocamera singola da 8 megapixel (f/2.4), con autofocus, e video girati a 1080p/720p@30fps.

La batteria, da 2.000 mAh, ricaricabile via microUSB, idonea a supportare anche i consumi della doppia SIM (dual stand-by), trova soddisfazione, quanto ad autonomia (7 giorni in stand-by, 10 ore di navigazione, 13 ore di lettura e-book) nell’essere stata abbinata ad Android Oreo 8.1 che, grazie alla versione Go Edition, è in grado di trarre il meglio anche da un hardware così basico e poco dotato (manca il 4G, il Bluetooth è 4.0, il GPS è supportato dal solo A-GPS, ed il Wi-Fi arriva allo standard n). Il prezzo, cambio alla mano, è davvero basso, pari a pressappoco 52 euro

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