L’esordio dell’iPhone 8, lanciato un paio di settimane fa, e già giunto sul mercato, non sembra essere avvenuto sotto i migliori auspici. Oltre all’assenza di code ai negozi Apple, con gli utenti evidentemente in attesa del più innovativo iPhone X, da alcuni media e tramite i social, è trapelata la notizia che alcuni esemplari di iPhone 8 tenderebbero ad aprirsi in due.
Nelle scorse ore, il prestigioso quotidiano britannico “The Indipendent” ha rilanciato la testimonianza di alcuni utenti asiatici, venuti in possesso di sfortunati esemplari di iPhone 8: nello specifico, un utente di Taiwan, che ha documentato la circostanza con tanto di foto pubblicata su Twitter, ha spiegato che il suo iPhone 8 gli si è letteralmente divaricato in due, lungo il lato, aprendo un consistente iato tra la zona del display e quella della batteria.
Nel racconto dell’utente, di nome Wu e residente a Taichung, emerge che il melafonino in oggetto – un iPhone 8 Plus da 64 GB – aveva solo 5 giorni di vita, essendo stato acquistato il 23 Settembre scorso: quando ancora era al 70% di energia residua, era stato messo in carica tramite un cavo originale della Apple, avvalendosi dell’alimentatore da muro presente nella confezione d’acquisto.
In quell’occasione è capitato che il melafonino sia esploso, aprendosi in due nella maniera succitata. Ovviamente, come la procedura prescrive in questi casi, il device è stato inviato ad Apple per le analisi del caso ma, poco dopo, è arrivata la segnalazione di un utente giapponese al quale l’iPhone 8 Plus era giunto già con il difetto in questione, ossia col monitor leggermente scostato rispetto al corpo del device, lungo il lato.
Interpellata sul problema dal quotidiano inglese, Apple ha ammesso le circostanze senza – però – aggiungere altro, in attesa che siano concluse le indagini in corso sui casi segnalati: al momento, non è chiaro se il difetto in questione riguardi solo casi sporadici, o sia esteso a lotti più ampi, a cagione di un difetto di produzione, e l’ipotesi che più sta prendendo quota è che tutto dipenda da un anomalo rigonfiamento della batteria che, però, non inficerebbe sulla sicurezza del device.
In passato, problemi simili – ma più diffusi e gravi – avevano fustigato l’esordio del Note 7, il phablet della coreana Samsung, che era stata costretta a ritirarlo dal mercato.