Come ogni settimana che si rispetti, anche quella in corso è prodiga di gossip relativi al prossimo top di gamma telefonico della sudcoreana Samsung, il Galaxy S8, che potrebbe avere display “all screen” con tecnologia “Y-OCTA”, minore spessore, un sensore biometrico ottico, ed il recente Bluetooth 5.0. Oltre a montare direttamente Android Nougat 7.1.1.
Eravamo rimasti con le indiscrezioni di PC Advisor, portale tematico sull’hardware, che – in uno dei suoi ultimi articoli – spiegava come il Galaxy S8 avrà un processore prodotto con tecnologia a 10 nanometri, uno Snapdragon 835 e/o un Samsung Exynos 9985, abbinato a 6 GB di RAM (troppo esagerati 8), ed a uno storage da 256 GB che renderebbe superfluo il ricorso alle microSD. Le versioni dell’S8 dovrebbero essere due, una con schermo 4K da 6.2 pollici, ed una con display da 5.7 pollici, in risoluzione QHD: entrambe le versioni dovrebbero avere una nuova microUSB Type-C, che renderebbe superfluo il jack da 3.5 mm per le cuffie, un doppio altoparlante Harman Kardon, una selfie camera con autofocus ed un doppio sensore posteriore, almeno nel modello più grande.
A queste indiscrezioni si aggiungono quelle del Korea Herald, quotidiano di casa nella Corea del Sud, secondo il quale ambedue le versioni dell’S8 saranno “dual edge”, rinunciando, di fatto alla versione flat. Una scelta, questa, che è tutta da dimostrare, e che non sembra piacere affatto ad alcuni esperti del segmento mobile che, dati alla mano, ritengono che i terminali flat vendano ancora bene e che, soprattutto, i dual edge non abbiano ancora una domanda così alta da indirizzare Samsung verso una virata così radicale. Oltretutto, aggiunge il ricercatore Choo Dae-young, dell’Istituto coreano di Economia e Commercio industriale, gran parte dell’utenza ritiene scomodi da usare i terminali doppiamente curvi, per via dei contatti involontari che, specie con i nuovi ed enormi S8, sarebbero all’ordine del giorno.
Al di là di quest’aspetto, comunque, il Galaxy S8 – secondo il prestigioso quotidiano economico Bloomberg – dovrebbe vantare un display di tipo “all screen” contraddistinto da un rapporto frontale-monitor intorno al 90%, per battagliare col bellissimo Xiaomi Mi Mix (accreditato di un 91.3%): perché ciò accada, il nuovo Galaxy S8 dovrebbe adottare scelte stilistiche rivoluzionarie, come la rimozione del pulsante fisico Home, che verrebbe incluso nella parte bassa del vetro. In compenso, si potrebbe disporre di una superficie visiva maggiore, senza impattare sulle dimensioni del device, che resterebbero a livello di quelle attuali.
Evidentemente, il display è decisamente al centro delle attuali fantasie di esperti e insider, visto che è ancora su questa componente che emergono altre indiscrezioni in salsa Galaxy S8. Dai distretti produttivi asiatici, infatti, emerge la voce di corridoio secondo la quale il nuovo top di gamma Samsung potrebbe ereditare, dallo sfortunato Note 7, la tecnologia Y-OCTA. Quest’ultima, basata sull‘integrazione dei sensori di tocco nella struttura del display, aveva consentito di risparmiare il film con i suddetti sensori e, nel contempo, di integrare il digitalizzatore per la S-Pen: nel caso del Galaxy S8, invece (almeno nella variante flat), permetterebbe di far spazio al sensore biometrico di tipo ottico.
A tal proposito, in questi giorni Synaptics – fornitrice degli scanner digitali usati da Samsung – ha annunciato il lettore ottico FS9100, capace di riconoscere le impronte digitali in modo rapido e preciso, nonostante non abbia necessità di un tasto fisico, e sia collocato sotto (di 1 mm) il vetro del display. In virtù di questa singolare soluzione, che lo renderebbe idoneo anche per pannelli curvi o 2.5D, il nuovo scanner biometrico dell’S8 potrebbe funzionare bene anche con le dita bagnate, e risulterebbe immune a graffi ed acqua. Synaptics dovrebbe produrne i primi lotti nei 3 mesi d’esordio del 2017, perfettamente in tempo con l’eventuale commercializzazione del Galaxy S8.
Ovviamente, è ipotizzabile che anche altre nuove componenti facciano la loro comparsa sul venturo Galaxy S8. In questi giorni, il consorzio che si occupa degli standard del Bluetooth (il Bluetooth Special Interest Group) ha varato la generazione 5.0, che conferisce alla connessione wireless a corto raggio, a parità di consumi bassi, una portata quadrupla ed una velocità raddoppiata nel trasferimento dati. Con tali premesse, non sarebbe strano se il Galaxy S8 fosse uno dei primi terminali del 2017 ad annoverare ANCHE questa novità or ora esposta.
Infine, il software. Di recente Samsung ha confermato agli insider britannici che l’attuale Galaxy S7 verrà passato direttamente ad Android Nougat 7.1.1, saltando la versione 7.0, e sembra che – in base ad un aggiornamento sperimentale del 1° Dicembre scorso – la nuova interfaccia potrebbe chiamarsi non più TouchWiz, ma Samsung Experience. Che sia un assaggio di quanto, una manciata di mesi dopo, vedremo anche a bordo del successivo S8 (assieme al nuovo assistente digitale)?