Ormai imminente il Galaxy S9, gli appetiti degli appassionati hi-tech si stanno riversando sul Note 9, il prossimo phablet di casa Samsung. Ad oggi, le notizie a riguardo sono ancora poche, ma non mancano le ipotesi in merito, alcune delle quali anche ardite.
Uno dei primi concept, relativo al Galaxy Note 9, è venuto grazie a “Science and Knowledge”, canale YouTube, che si è divertito ad immaginare un terminale con scocca in metallo e vetro, dotata di certificazione IP68, il cui frontale sarebbe dominato – per il 97% da un display, con rapporto di forma a 18.5:9, da 6.5 pollici.
Lo scanner per le impronte sarebbe nascosto sotto il display, e si affiancherebbe – sempre nel frontale – ad altre 2 tecnologie di autenticazione, rappresentate dalla scansione dell’iride e del volto. Dotato dell’immancabile S-Pen, il concept in oggetto avrebbe anche il tasto per l’assistente virtuale Bixby, in procinto di acquisire altre funzioni, sebbene ancora ben lungi dall’ereditare la localizzazione in italiano.
Entrando nel merito delle specifiche concrete, diversi analisti hanno ipotizzato che il nuovo Galaxy Note 9 possa avere una scocca realizzata in “Metal 12”, una brevettata lega di magnesio e alluminio, presentata al CES 2018 come elemento distintivo dei nuovi Notebook 9 (2018), capace di assicurare leggerezza e resistenza alle sollecitazioni.
Una novità interessante, per quel che concerne il Galaxy Note 9, riguarda lo scanner per le impronte. Al CES 2018, la cinese VIVO ha presentato il primo smartphone che integrava questo sistema di sicurezza sotto il display, grazie ad una soluzione tecnica fornita da Synaptics. Anche Samsung pare aver brevettato qualcosa di simile: nella soluzione di Seul, poggiato il dito sul display, quest’ultimo verrebbe illuminato con una luce che ne porterebbe in evidenza i tratti distintivi, poi riflessi in forma di frequenze luminose. Queste ultime verrebbero confrontate con quanto depositato in una cella criptata, per sbloccare il dispositivo.
Un’altra componente che potrebbe ricevere diverse migliorie, nel nuovo Note 9 (nome in codice “Crown”), oltre allo scanner in-display, è la S-Pen. Nel Settembre scorso (il giorno 25, per la precisione), Samsung ha depositato un brevetto al World Intellectual Property Organization (WIPO), divenuto noto solo nei giorni scorsi, che prevede l’uso combinato del pennino e delle dita (es. la pressione prolungata del dito sullo schermo aumenterebbe lo spessore di quanto si sta tratteggiando con la S-Pen), o solo di queste ultime (es. per cancellare una linea venuta male), oltre che nuove gesture ottenute sempre con l’uso delle proprie dita (es. per switchare alla memo precedente o successiva, per cancellare il disegno, o per allegarlo a mò di condivisione).
Per le restanti caratteristiche, il sito Upcoming Phones ha ipotizzato – in 190 grammi di peso – un display Super AMOLED da 6.5 (secondo altri, 6.3) pollici con 4k (3840×2160 pixel) di risoluzione, in un frontale che, ricoperto dal vetro Gorilla Glass 5, dovrebbe trasmettere l’illusione di un total display, anche grazie ad un sottilissimo notch nel quale sarebbe celata la scansione 3D del volto, e la selfiecamera da 8 megapixel.
Sul retro dovrebbero esservi due fotocamere da 12 megapixel, con Flash LED, focale variabile, e stabilizzatore ottico, mentre all’interno – vi sarà il processore Qualcomm Snapdragon 845 o Exynos 9810 (secondo i mercati): per la RAM, qui si ipotizzano 8 GB (ma anche 6 sono probabili), mentre lo storage potrebbe essere da 64 e 128 GB (improbabili 512 GB). La batteria, invece, dovrebbe essere da 3900 mAh (o da 4000 mAh, in base ad altre fonti). Ovviamente, il tutto implementato da Android Oreo con la nuova Samsung Experience 9.0.
La presentazione dovrebbe avvenire tra Agosto e Settembre, per alcuni all’IFA 2018 di Berlino.