Ecco come la Apple proteggerà i suoi device dai contaminanti esterni

Dall'America giunge notizia di un brevetto depositato dalla Apple nel Maggio 2014 relativo all'impermeabilizzazione dei suoi nuovi device. Si baserebbe su un sistema di lamelle mobili e di guarnizioni in silicone. Non verrà introdotto, però, nell'iPhone 7

Ecco come la Apple proteggerà i suoi device dai contaminanti esterni

Nelle scorse settimane abbiamo parlato dell’eventualità, poi smentita in seguito, che il prossimo top di gamma della Apple in fatto di telefonia, l’atteso iPhone 7, potesse essere impermeabile.

A quanto pare, come abbiamo detto, Cupertino non introdurrà tale feature sin dal suo nuovo flagship telefonico ma è altrettanto sicuro che l’impegno della Mela morsicata nel rendere i suoi device immuni dai contaminanti esterni non sta venendo affatto meno.

Dall’America, infatti, è appena giunta notizia che l’ente statunitense per la tutela delle proprietà intellettuali, lo US Patent and Trademark Office, ha appena pubblicato un brevetto che la Apple aveva depositato, per questo scopo, già nel Maggio del 2014.

Il brevetto, intitolato “Electronic devices with housing port shutters” prevederebbe la protezione dei device Apple da acqua, polveri e contaminanti esterni tramite un sistema di lamelle mobili (in alcuni casi curve) poste a copertura di elementi come il jack audio, gli altoparlanti, il microfono, la porta Lighthing, e lo slot per le SIM.

Nello specifico gli otturatori in questione potrebbero essere o già chiusi di default, in modo aprirsi solo in occasione del collegamento di una periferica, o aperti come posizione di partenza, così da chiudersi a seconda delle eventuali circostante di “pericolo”. Sempre nella documentazione allegata al brevetto in questione, sarebbe previsto anche l’uso di un particolare elastomero, sotto forma di anelli di silicone “O-ring”, per tappare tutti i buchi ed i fori che fossero presenti nella scocca del futuro iPhone (o iPad).

Naturalmente, parlando di futuro, in questo caso lo si fa in senso lato. Apple sta certamente lavorando per la protezione della componentistica interna dei suoi dispositivi e tale brevetto lo conferma: tuttavia, complice il rilascio ritardato del brevetto in questione, appare alquanto improbabile che tale tecnologia possa già essere introdotta nei nuovi iPhone che, invece, potrebbero già essere in produzione.

Per avere i primi melafonini davvero impermeabili occorrerà, quindi, attendere. Ma non all’infinito. Per fortuna.

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