Tempo fa si è parlato di come le autorità indiane abbiano bocciato il progetto di connettività “universale” (o presunta tale) di Facebook noto come “Free Basics” perché, privilegiando l’accesso a certi servizi/contenuti, violerebbe la neutralità della Rete che, in quelle latitudini, prendono molto sul serio.
L’India, ad ogni modo, tiene molto allo sviluppo tecnologico dei suoi cittadini. Oggi 17 Febbraio, ad esempio, la Ringing Bells ha annunciato la messa in commercio di uno smartphone da 4 dollari, il Freedom 251.
E’ già accaduto in passato che l’India venisse notata per iniziative simili. Nel 2011 il governo indiano finanziò la commercializzazione, a prezzo ridotto, di un tablet – il Datawind Ubislate 7 – per fornire uno strumento di connettività agli studenti indiani. Costava l’equivalente di 44 dollari, poi scesi a 37.
Poi è toccato, appunto, alla Ringing Bells che già in precedenza aveva provato a commercializzare uno smartphone low cost con l’appoggio del governo indiano. Il device, dotato persino di supporto 4G LTE, aveva un display da 5 pollici e un processore quad core cloccato a 1.3 GHz che lavorava con 1 GB di RAM e scaricava i dati su 8 GB di storage espandibili via microSD. Costava l’equivalente di 44 dollari (2,999 rupie).
Oggi, quindi, Ringing Bells ci riprova ed aderisce all’iniziativa governativa “Make in India” che ha la finalità di stimolare – anche a fini occupazionali – la produzione di hardware economico sul territorio indianoin modo che sempre più persone possano accedere alla Rete. Il risultato di tale collaborazione sarà, appunto, il Freedom 251 che dovrebbe costare 4 dollari o 3,5 euro (in pratica appena 251 rupie).
Del Freedom 251 non si sa praticamente nulla se non che sarà animato, lato software, da Android (quale versione?). Nelle prossime ore, comunque, anche in seguito all’annuncio ufficiale dell’iniziativa, dovrebbero rendersi disponibili maggiori dettagli in merito al Freedom 251, il primo smartphone indiano dal costo di appena 4 dollari.