Il Cubot A30 è l’ultimo smartphone presentato dall’azienda cinese Cubot. Si tratta di un dispositivo di fascia bassa, pensato per un pubblico che cerca un prodotto essenziale a un prezzo accessibile. Tuttavia, la peculiarità di questo smartphone è la presenza di un secondo schermo sul retro, una scelta insolita per la categoria.
Il secondo schermo, posizionato sul retro del dispositivo, è piuttosto piccolo, con una diagonale di 1,46 pollici. Cubot non ha fornito molti dettagli tecnici su questo pannello, ma si presume che utilizzi una matrice IPS. Il display principale, invece, misura 6,75 pollici e offre una risoluzione di 720×1600 pixel (260 ppi), con una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Sebbene non sia un pannello di alta qualità, è in linea con le aspettative per uno smartphone economico.
Sotto la scocca, il Cubot A30 è alimentato dal chipset Unisoc T616, lanciato nel 2021. Con un punteggio di circa 300.000 su AnTuTu, offre prestazioni adeguate per le attività di base come navigazione, messaggistica e streaming. Il dispositivo è dotato di 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, espandibile tramite microSD grazie a un vassoio ibrido.
Le fotocamere del Cubot A30 sono semplici ma funzionali: un sensore principale da 48 MP, accompagnato da un secondo sensore ausiliario da 0,3 MP, e una fotocamera frontale da 16 MP. La batteria ha una capacità di 5.100 mAh, garantendo un’autonomia adeguata per un utilizzo moderato. Tuttavia, la velocità di ricarica non è specificata, e si presume che sia limitata a 10W.
Tra le carenze principali del Cubot A30 si segnala l’assenza di un modulo NFC, utile per i pagamenti contactless, e di uno scanner di impronte digitali, una funzione ormai comune anche nei dispositivi economici. Rispetto al suo predecessore, il Cubot A20, l’A30 offre più memoria RAM (6 GB contro 4 GB) e un secondo schermo con forma circolare anziché quadrata. Per il resto, le specifiche dei due modelli sono quasi identiche, suggerendo che l’A30 rappresenti più un affinamento che un’innovazione.