Cloni dell’iPhone X, il peggio ed il meglio del repertorio: GooPhone X vs Hotwav Symbol S3

Presentato ormai da qualche mese, l'iPhone X si è rivelato essere un sogno irragiungibile per tanti fan della mela morsicata che, tuttavia, potrebbero ripiegare su qualche clone androidiano del medesimo, a patto di scegliere con cura.

Cloni dell’iPhone X, il peggio ed il meglio del repertorio: GooPhone X vs Hotwav Symbol S3

A metà Settembre, Apple ha presentato – assieme a vari dispositivi (la nuova Apple TV 4K, gli iPhone 8) – anche il melafonino del decennale, ovvero l’iPhone X, apprezzato per le performance hardware e per l’innovativo sistema di scansione 3D del volto: purtroppo, il prezzo dell’iPhone X è decisamente poco popolare, con un listino che supera i 1000 dollari, e questo lo ha reso inavvicinabile ai più, con la conseguente nascita di diversi cloni, più o meno ben riusciti, tra cui spiccano il falsissimo GooPhone X, ed il ben più dignitoso Hotwav Symbol S3.

GooPhone X: attenti alle specifiche reali

Il GooPhone X, oltre a una back cover in vetro, ha un design frontale uguale all’iPhone X originale, con una penisola superiore, in cui albergano selfiecamera e sensori vari, ma – al suo interno – nasconde specifiche da smartphone di fascia ultra-bassa, leggermente “taroccate”. Il processore è un chip a quattro core MediaTek, il MTK6580 con clock a 1.3 GHz e processo produttivo a 28 nanometri, associato ad una GPU ARM Mali-400 MP2, e ad 1 GB di RAM: lo storage reale è di 8/16 GB, anche se è configurato per risultare da 64 GB.

Anche le specifiche del segmento multimediale del GooPhone X sono state ritoccate al rialzo: il display è un 5.5 pollici con risoluzione HD (1280 x 720 pixel), ottimizzato per sembrare un 18:9, mentre le fotocamere sono da 8 (quella posteriore) e 2 megapixel (quella anteriore), interpolate per risultare rispettivamente da 13 e 5 megapixel. In compenso, vi è la Radio FM ed un jack da 3.5 mm.

Le connettività del GooPhone X si limitano al Wi-Fi g (con hotspot), al Bluetooth 3.0, ed al GSM/3G, ed alla porta miniUSB 2.0 (con cui ricaricare la batteria da 2100 mAh): non vi è il 4G/LTE, ancorché venga dichiarato il contrario, e manca anche il basilare scanner per le impronte digitali. Il sistema operativo, infine, a coronamento di questo clone malriuscito è Android 5.0 Lollipop, seppur “personalizzato” per sembrare almeno un Nougat 7.0, (con tanto di interfaccia iOS 10.1). Il prezzo di questo device, dichiarato con un finto sistema di ricarica wireless, è circa 10 volte meno quello d’un iPhone X, ovvero pari a circa 100 dollari.

Hotwav Symbol S3: buon medio gamma

Hotwav Symbol S3

Anche nel rivale Hotwav Symbol S3, cadenzato in un bianco “molto Apple”, l’aspetto (152 x 75.5 x 7.3 mm) è molto simile a quello dell’iPhone X, con un frontale contraddistinto da una lunetta superiore, ed una coverback caratterizzata da una doppia fotocamera verticale, posta sempre in alto a sinistra (di chi guarda). Per fortuna, in questo device, le specifiche sono notevolmente migliori.

Il segmento multimediale, dietro un vetro 2.5D, esibisce un display da 6 pollici, con rapporto di forma a 18:9 e risoluzione HD+ (1440 x 720 pixel), una doppia fotocamera frontale, da 5 + 2 megapixel, con Flash LED, ed una doppia postcamera, sempre con Flash LED, ma da 13 + 2 megapixel. 

Coadiuvato da 2 GB di RAM (LPDDR3) e da 16 GB di storage (eMMC) espandibili, troviamo – a seconda della versione – un processore MediaTek MT6739 da 1,3 GHz o un MT6592 da 1,7 GHz. In tema di connettività, l’Hotwav Symbol S3 annovera un dual SIM, un 4G/LTE, il Wi-fi, il Bluetooth 4.0, ed una porta USB Type-C con cui ricaricare la batteria, da ben 2900 mAh. Il sistema operativo, poi, è Android 8.0, con personalizzazione iOS 11, ed il prezzo di commercializzazione, con distribuzione a partire dalla Cina (in questo Novembre), varia – secondo la configurazione computazionale scelta – da 300 a 400 euro.

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