Dopo diversi mesi di rumors e indiscrezioni, a volte anche ufficiali, distribuite ad arte per aumentarne l’hype, Xiaomi ha alzato il sipario sul gaming phone Black Shark 3, in versione standard e Pro, realizzato in collaborazione con la holding cinese Tencent (controllante di Riot Games e del 40% di Epic Games), disponibile inizialmente in Cina dal 27 Marzo già con Android 10.
I nuovi gaming house patrocinati da Xiaomi vantano un retro in alluminio, sul quale spicca, al centro di linee convergenti a X, il logo di una grande S retroilluminabile a LED: in alto, il lato corto di ambedue i modelli custodisce il jack da 3.5 mm per le cuffie mentre, nel caso della variante Pro del Black Shark 3, a destra sono presenti due pulsanti pop-up, quindi a scomparsa (se premuti leggermente), da 21 mm ciascuno, capaci di assicurare zero latenza al loro feedback meccanico quando chiamati in causa (durante le partite) mediante un comando a schermo. Sempre in supporto del gaming, la variante Pro potrà disporre di appositi comandi vocali che, convertiti dall’AI in azioni da gioco, potranno essere sfruttati in tutta una serie di videogame, tra cui PUBG.
La versione base del Black Shark 3 (168.72 x 77.33 x 10.42 mm, per 222 grammi, nelle colorazioni Armor Grey, Lightning Black, e Star Silver) monta un pannello AMOLED da 6.67 pollici, con risoluzione Full HD+ estesa su un rapporto panoramico a 20:9, refresh rate da 90 Hz e, vero record nel settore, frequenza di rilevamento del tocco pari a 270 Hz (grazie alla tecnologia Pressing Sensure 3.0 che porta a 4 i sensori e quasi raddoppia l’area ricettiva). Il modello Pro (177.79 x 83.29 x 10.1 mm, per 253 grammi, nella nuance Phantom Black) – pur confermando i menzionati valori in Hz – mette in campo un più grande AMOLED da 7.1 pollici, risoluto in QHD+ (con aspetto panoramico a 19.5:9) e col beneficio del colore a 10-bit.
Pur presente a bordo una scheda grafica Adreno 650, ambedue i Black Shark 3 potranno avvantaggiarsi di un apposito chip MEMC a supporto delle performance grafiche (aumento del framerate) dei display. Sempre tra le specifiche comuni dei due display, figura il supporto all’HDR10+, un’ottima fedeltà cromatica (JNCD < 0.55, Delta E < 1), l’autocalibrazione TrueView per la temperatura del colore, e tecnologie per il rispetto della vista (l’anti sfarfallio DC Dimming e la certificazione anti luce blu TUV Rheinland). In ottica sicurezza, lo scanner ottico “3D Sonic Max” posto sotto il display garantirà un’elevata sicurezza a device, app, e file.
Dotato di doppio speaker, i Black Shark 3 hanno una selfiecamera, da 20 megapixel (f/2.2) in alto a destra nella strettissima cornice superiore mentre, sul retro, è presente un triangolo rovesciato, in vetro, al cui interno sono alloggiati i sensori della triplice fotocamera, formati da un 64 (f/1.8, pixel binning per ottimi scatti da 16 megapixel con pixel grandi 1.6 micron) + 13 (f/2.25, ultragrandangolo da 120°) + 5 (f/2.2, profondità).
Il segmento elaborativo dei gaming phone di scuola Xiaomi propone il processore octacore (2.84 GHz) Qualcomm Snapdragon 865, con modem X55 per il 5G, oltre a memorie RAM LPDDR5 ed a storage UFS 3.0 non espandibile: a tal proposito, il Black Shark 3 sarà disponibile nelle configurazioni da 8+128 (450 euro, o 3.499 yuan), 12+128 (489 euro, o 3.799 yuan) e 12+256 GB (515 euro, o 3.999 yuan). Il Black Shark 3 Pro, invece, risulterà configurato nell’opzione da 8+256 (605 euro, 4.699 yuan) ed in quella da 12+256 GB (644 euro, 4.999 yuan). Su ambedue i modelli è presente un sistema di raffreddamento a liquido, in grado di dissipare il calore in modo uniforme lungo l’intera scocca, grazie ad un doppio livello di heatpipe in rame, che avvolgono a sandwich la scheda madre. Se ancora non bastasse, direttamente dai cugini Xiaomi Mi 10 e Mi 10 Pro, arriva l’idea di una ventolina esterna applicabile sul retroscocca.
La natura da gaming dei Black Shark 3 si evince anche in sede di connettività, stante la disposizione a X, ottima quando il device è impugnato in orizzontale, per le antenne destinate alla connettività di bordo, inclusive del Dual SIM con 5G standalone e non, del 4G, del Bluetooth 5.0 (con codec LDAC/aptX HD), del Wi-Fi ax/6, del GPS (A-GPS/Galileo/QZSS/Glonass).
Lato autonomia, il Black Shark 3 innesta una batteria da 4.720 mAh, superata dai 5.000 mAh spettanti al modello Pro: di base, ambedue i gaming phone via Type-C caricano rapidamente (a 65W, tranne che nel modello da 8+128, fermo a 30W) il 100% della capienza energetica in appena 38 minuti. Nel caso si fosse intenti a giocare o a impugnare con una mano sola il device, mediante un apposito accessorio, si potrà sfruttare la ricarica magnetica, ferma però a 18W e disponibile solo sul Pro.