Apple e Samsung multate dall’Antitrust a causa degli aggiornamenti che rallentano gli smartphone

L'Antitrust multa Samsung e Apple per aver introdotto aggiornamenti che rallentano gli smartphone senza avvisare gli utenti prima di procedere al download.

Apple e Samsung multate dall’Antitrust a causa degli aggiornamenti che rallentano gli smartphone

La AGCM ha multato Samsung e Apple, rispettivamente di 5 e 10 milioni di euro, per non aver rispettato il “codice del consumo”, ovvero l’insieme delle norme che tutelano i diritti del consumatore. Nello specifico, i due produttori di smartphone hanno rilasciato degli aggiornamenti recenti, sui propri smartphone, che li avrebbe rallentati in modo talmente vistoso da renderli quasi inutilizzabili, e costringendo gli utenti a cambiare i propri dispositivi in tempi più brevi.

L’obsolescenza programmata è sempre un argomento centrale, perché è un invecchiamento programmato dell’hardware, proponendo sistemi operativi sempre più esigenti dal punto di vista delle risorse. Ovviamente, dopo un certo numero di aggiornamenti, il telefono non li regge più.

Apple e Samsung multata: i motivi

La multa di Samsung nasce dal fatto che la società ha insistentemente proposto agli utenti di aggiornare il sistema operativo del Galaxy Note 4 senza informare i possessori dei malfunzionamenti causati dalla maggior richiesta di risorse da parte del software che ha addirittura comportato interventi di manutenzione non coperti dalla garanzia.

Apple, invece, è stata multata con una cifra doppia, perché ha violato molte più norme. Oltre all’aver proposto in maniera insistente di aggiornare gli iPhone 6 – nel 2010 – a iOS 10 senza informare circa i problemi inerenti alle risorse e che avrebbero provocato spegnimenti improvvisi.

A questo si aggiunge la notizia riguardante la versione del sistema operativo, a fine 2017, che riduceva appositamente la prestazione dei telefoni per rallentare il consumo delle batterie, risolto poi da Apple applicando uno sconto sulla sostituzione delle stesse. Dunque sommando vari “sotterfugi”, è arrivata la multa da 10 milioni di euro. Tuttavia, c’è da notare che Apple guadagna anche tramite le app presenti sull’App Store e che, dunque, ha interesse ad avere una massiccia utenza di persone: pertanto, non dovrebbe, in teoria, far invecchiare precocemente i vari telefoni.

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