Apple ha fatto un altro passo significativo verso l’autosufficienza nella manutenzione dei suoi dispositivi, annunciando che le parti di ricambio per gli iPhone 16, iPhone 16 Plus, iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max sono ora disponibili per l’acquisto attraverso il suo Store di riparazione self-service. A distanza di circa sette settimane dal lancio dei nuovi modelli, questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, in cui Apple sembra voler rispondere alle crescenti richieste di maggiore riparabilità dei dispositivi, una tematica che ha anche suscitato l’interesse delle istituzioni, come l’Unione Europea.
Nel corso degli anni, Apple ha dovuto affrontare critiche per la scarsa facilità con cui i suoi dispositivi potevano essere riparati, soprattutto rispetto alla concorrenza. Tuttavia, con l’introduzione degli iPhone 16, l’azienda ha fatto notevoli miglioramenti in questo ambito. I teardown condotti sui nuovi modelli hanno evidenziato modifiche importanti, in particolare per la sostituzione della batteria, che finora rappresentava uno degli interventi più difficili.
Ora, grazie a un nuovo adesivo ionico liquido che tiene la batteria in posizione, è possibile rimuoverla facilmente applicando una leggera corrente elettrica. Questo non solo semplifica la riparazione per i tecnici, ma offre anche agli utenti esperti l’opportunità di intervenire senza troppa difficoltà. Inoltre, un altro aspetto importante riguarda la fotocamera TrueDepth, un componente essenziale per il Face ID. Sui modelli precedenti, la sostituzione di questa fotocamera comportava rischi legati alla sicurezza del sistema. Con gli iPhone 16, tuttavia, è possibile scambiare la fotocamera tra dispositivi diversi senza compromettere il funzionamento di Face ID, migliorando ulteriormente la riparabilità.
Il programma di riparazione self-service, avviato da Apple nel 2022, si è ampliato con l’inclusione di nuovi strumenti e supporti. Gli utenti possono ora noleggiare kit di riparazione, che comprendono attrezzi specifici per la sostituzione di componenti come display, batterie, fotocamere e microfoni.
Questi kit sono accompagnati da guide ufficiali che illustrano passo dopo passo come eseguire le operazioni. Inoltre, Apple ha lanciato il “Repair Assistant“, un software che permette di configurare le nuove parti direttamente sul dispositivo, evitando la necessità di utilizzare un secondo dispositivo o di contattare il supporto tecnico. Grazie a questo strumento, la sostituzione di componenti come la fotocamera TrueDepth e il sensore LiDAR sui modelli Pro è diventata ancora più semplice e accessibile.
Un altro cambiamento significativo riguarda l’uso di componenti di terze parti. Apple ha dichiarato che le parti non originali, sebbene non calibrate sui server Apple, potranno essere utilizzate senza compromettere le funzionalità del dispositivo. In aggiunta, il sistema cercherà di attivare e sfruttare al meglio le parti sostituite, mentre la cronologia delle riparazioni sarà aggiornata per mostrare in modo trasparente quali componenti sono stati sostituiti. Tra le novità future, Apple prevede di abilitare il True Tone su display di terze parti e di monitorare lo stato delle batterie non originali, segnando un ulteriore passo verso la trasparenza e la sostenibilità.