Ai+: l’India lancia la sfida globale degli smartphone a 50 euro

Dall’ex CEO di Realme India nasce Ai+, un nuovo marchio di smartphone ultra-economici pensati per il mercato indiano, con produzione locale, software personalizzato e prezzi a partire da soli 50 euro.

Ai+: l’India lancia la sfida globale degli smartphone a 50 euro

Sta per fare il suo ingresso nel competitivo mercato mobile un nuovo player dal nome ambizioso: Ai+. Il brand nasce sotto l’egida della società NxtQuantum Shift Technologies, fondata da Madhav Sheth, ex CEO di Realme India, volto noto nel settore per aver contribuito all’espansione di uno dei marchi più agguerriti nel segmento entry-level e mid-range. La missione è chiara: offrire smartphone a bassissimo costo destinati inizialmente al mercato indiano, puntando su una produzione locale e su una forte caratterizzazione nazionale.

Il debutto ufficiale è atteso per l’8 luglio, data in cui saranno presentati i primi due dispositivi: Ai+ Nova e Ai+ Pulse.  I primi modelli di Ai+ saranno due telefoni pensati per l’accessibilità più assoluta, senza però rinunciare ad alcuni elementi distintivi. Il Nova, il più completo dei due, sarà dotato di modem 5G e chipset Unisoc T8200 a 6 nm, mentre il Pulse si fermerà al 4G, con un più modesto Unisoc T2750 a 12 nm.

Entrambi offriranno memoria espandibile tramite microSD, una caratteristica molto apprezzata nei mercati emergenti. Sul fronte fotografico, entrambi i device monteranno una fotocamera principale da 50 megapixel, mentre solo il Nova potrà contare su una batteria da 5.000 mAh. Nonostante il posizionamento low-cost, i render emersi mostrano un design vivace e colorato, con moduli fotografici distintivi: il Nova adotta due lenti rotonde, mentre il Pulse ne combina una rotonda e una rettangolare.

Il tutto per un prezzo di partenza che fa davvero notizia: appena 5.000 rupie indiane, cioè circa 50 euro al cambio attuale.  Un aspetto che rende Ai+ un progetto diverso dalla massa è la sua forte vocazione India-centrica. I dispositivi saranno progettati, prodotti e confezionati in India, con una particolare attenzione all’impiego di materiali riciclati.

Il software che animerà gli smartphone si chiama NxtQuantum OS, un sistema operativo ottimizzato secondo le normative e le abitudini locali, sviluppato – secondo alcune fonti – con il coinvolgimento del governo indiano. Questo potrebbe rappresentare un tassello fondamentale nella strategia di New Delhi di emanciparsi tecnologicamente dalla dipendenza da Cina e USA, rafforzando la propria filiera interna di elettronica di consumo. 

Il marchio Ai+ richiama esplicitamente l’intelligenza artificiale, ma al momento non è chiaro se dietro al nome ci sia un’effettiva integrazione di tecnologie AI, oppure solo una scelta di branding accattivante. Considerando i chipset Unisoc utilizzati, poco inclini a supportare algoritmi avanzati, è lecito sospettare che per ora si tratti di un semplice richiamo alla moda del momento, utile a generare attenzione tra i consumatori. 

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