Vicenza, la pizza lussuosa da 2000 € a base di oro e caviale

Per onorare e incentivare il turismo nel settore orafo, di cui Vicenza è il punto di riferimento, un ristorante ha deciso di realizzare una pizza a base di ingredienti importanti quali oro e caviale, per un costo di 2000 €.

Vicenza, la pizza lussuosa da 2000 € a base di oro e caviale

La pizza è uno dei cibi maggiormente apprezzati e noti al mondo, oltre ad essere uno dei più cucinati in Italia. La patria della pizza è Napoli, ma ci sono pizze di tutti i tipi: dalla pescatora alla vegetariana sino a quella con il prosciutto. A Vicenza i ristoratori di un ristorante hanno optato per una pizza molto particolare e dai costi esosi. Ecco come è farcita questa pizza e il costo.

Il nome della pizza si chiama, non a caso, Figazza Luxury ed è già considerata una vera e propria eccellenza a disposizione dei palati maggiormente fini e soprattutto del portafoglio dei magnati. In occasione della Fiera Voice 2020 che si tiene a Vicenza e vuole celebrare l’arte orafa, da sempre un settore importante della città, si è deciso di realizzare questa pizza molto esosa.

L’idea giunge da Dino Forlin, un giovane di Bassano del Grappa, titolare della pizzeria Forlin di Cassola, che ha realizzato una pizza con ingredienti molto particolari e costosi. L’impasto di questa pizza deve essere lasciato in lievitazione per circa 144 ore. Una pizza farcita con due specialità di caviale: Beluga Royal e le uova di salmone selvaggio dell’Alaska, serviti su cucchiaini di madreperla.

Oltre al caviale, questo piatto si compone anche di una burrata artigianale tipica della zona di Andria e 260 mg di oro commestibile sia in foglie che in polvere. Oltre all’impasto, a far lievitare questo piatto è sicuramente anche il costo del valore di 2000 €, il tutto servito in modo ineccepibile: posate in oro in un cofanetto specifico e la bottiglia di Dom Perignon datata 2009. Una pizza per cui è necessaria la prenotazione di almeno una settimana.

A proposito di questa pizza, ecco le parole di Forlin in merito che spera anche di far rilanciare l’economia messa a dura prova dal Covid-19: “Un’eccellenza del territorio nel quale la mia famiglia fa ristorazione da tre generazioni, ma anche un punto di riferimento a livello internazionale. Questo è il mio contributo e il mio augurio di ripresa del settore”.

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