Ecco il caffè più caro del mondo: per averne una tazzina bisogna spendere 55 dollari

L’ultimo trend in fatto di ristorazione è rappresentato dalla nuova varietà di caffè battezzata Esmeralda Geisha 601. Proveniente da Panama, il caffè più costoso ed esclusivo del mondo sarà offerto in un ristorante stellato di New York.

Ecco il caffè più caro del mondo: per averne una tazzina bisogna spendere 55 dollari

Una tazzina di caffè venduta alla modica cifra di 55 dollari. È esattamente questa la cifra che si dovrà sborsare per poter assaporare la nuova varietà di caffè proveniente da Panama e che prende il nome di Esmeralda Geisha 601. Parliamo di un vero e proprio privilegio che al momento è possibile sorseggiare presso un ristorante stellato di New York. Ma niente paura: tra alcune settimane si potrà anche ordinare e ricevere per corrispondenza. In quel caso si riceveranno a casa 15 grammi di chicchi pre-torrefatti, quanto basta per preparare la “cup of joe”, il classico tazzone utilizzato negli Stati Uniti per bere il caffè.

L’ultima frontiera del lusso promette di diventare la più cara bevanda mattutina bevuta negli USA. A lanciare il caffè venduto a peso d’oro è stata la Klatch Coffee, colosso statunitense della torrefazione. Il caffè potrà essere gustato anche nel corso di alcuni eventi speciali, ai quali si potrà accedere avendo preventivamente pagato il biglietto di ingresso. Per chi lo ho assaggiato, non ha avuto difficoltà a definirne il sapore come semplicemente unico.

Don Holly, un esperto del settore, ha confessato al Wall Street Journal che bere la nuova miscela equivale a “vedere in una tazza il volto di Dio”. Per chi non resiste proprio dalla curiosità, l’appuntamento non può che essere all’Eleven Madison Park di New York.

Il ristorante con tre stelle Michelin ha già iniziato ad offrire una tazza a “soli” 24 dollari. A prepararla ci pensa l’esperta in materia che risponde al nome di Maya Albert. La bevanda viene servita direttamente al tavolo, ricorrendo all’uso di un alambicco che sembra proprio uscito da un laboratorio di chimica.

Per ottenere il meglio dai chicchi, è però necessario avviare un processo in tre stadi che dura circa dieci minuti. La fase più importante è sicuramente quella della “fioritura”, ovvero il momento in cui il caffè macinato entra a contatto con l’acqua bollente. Dopo tanta attesa, quello che si ottiene “è una miscela dalla consistenza cremosa che ricorda la pasta da dolce o lo yogurt e il sapore di una torta di mirtilli”, spiega la Albert. Per Mike Perry, il proprietario di Klatch Coffee, per apprezzarne al meglio il sapore è consigliabile berlo puro, senza l’aggiunta di latte o di zucchero.

Continua a leggere su Fidelity News