È morto Umberto Eco. Addio al padre di capolavori come Il Nome della Rosa o Il Pendolo di Foucault. Lo noto scrittore e filosofo aveva 84 anni.
Si spegne una delle penne e delle mente decisamente più importanti e sensazionali del nostro tempo. Una figura di spicco per il mondo intero che viene a mancare poche ore fa all’età di 84 anni. Umberto Eco era nato, infatti, il 5 gennaio del 1932 e nel corso della sua straordinaria carriera ha dato vita a capolavori che hanno cambiato il volto della letteratura moderna ed hanno ispirato giovani scrittori e studenti degli ultimi decenni.
Tra i suoi capolavori assoluti, conosciuti e tradotti in tutto il mondo, di certo non possiamo non annoverare il famosissimo “Il nome della Rosa” pubblicato nel 1980 ma anche “Il pendolo di Foucault” del 1988. Romanziere, saggista ed anche filosofo si è dedicato a parecchi studi importanti in settori come l’estetica medievale, la linguistica, la semiotica e la filosofia pubblicando dei saggi molto importanti.
Una personalità sempre al passo con i tempi, che negli anni si è confrontato con i nuovi strumenti a disposizione dei giovani come i social network scatenando spesso anche aspre polemiche per le sue dichiarazioni.
Umberto Eco se n’è andato ma ha già lasciato dietro di sé un vuoto che appare incolmabile. In queste ore sono tantissimi i messaggi che stanno arrivando da tutto il mondo attraverso i social network per commemorare una grande mente che purtroppo si è spenta. Sono tante le personalità del mondo dello spettacolo che stanno rendendo onore ad Umberto Eco ed alla sua personalità. Giovanna Melandri, Bompiano ma anche Noemi hanno in queste ore, attraverso i loro profili social, speso delle parole per il noto scrittore, ricordano la sua bellezza, la raffinatezza della sua penna e soprattutto il grande contributo dato all’intera umanità.
Immancabile anche il cordoglio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Esempio straordinario di intellettuale europeo, univa una intelligenza unica del passato a una inesauribile capacità di anticipare il futuro. Una perdita enorme”.
Con Umberto Eco se ne va un grande pezzo della cultura italiana.