L’obiettivo della guida realizzata da Kelly Services Italia è quello di gestire al meglio la propria immagine digitale, senza paura di venire scartati prima di un colloquio di lavoro. Prima di tutto cosa bisogna aggiungere al proprio profilo professionale o sito tutti i dettagli possibili e ricordare di aggiornarli in un profilo Linkedin chiaro e professionale, come se fossero il curriculum.
Ecco cosa suggerisce la guida: “Pubblicate informazioni positive su di voi sul web e sarete sicuri che le informazioni alle quali tenete di più risultino ai primi posti in una ricerca online. Inoltre, questo farà scendere verso il basso nei risultati di ricerca i contenuti che non siete in grado di controllare, come per esempio informazioni negative legate al vostro nome e pubblicate da altri”.
La guida sottolinea l’importanza del profilo LinkedIn per dare valore alla propria presenza agli occhi di persone che operano nell’area geografica dove si desidera essere integrati, creando anche un blog o una pagina web che mostrino risultati e competenze. La guida inoltre indica quali sono le cose da non fare on line, come ad esempio non postare commenti negativi o dispregiativi su altre persone o magari su precedenti datori di lavoro.
Buona la critica costruttiva da inserire sempre in un contesto positivo, e fare attenzione a non ingigantire le proprie competenze o caratteristiche. E Kelly Services Italia aggiunge: “L’ambito pubblico e quello privato oggi convergono come mai prima. I social media li fanno incontrare e stiamo tutti imparando ad avvicinare tali spazi in modo nuovo. I vantaggi dell’entrare in relazione sui social media con le aziende per le quali si desidera lavorare sono evidenti”.
Le aziende vogliono conoscere il lavoratore che si propone e bisogna fornire dati che provano competenze ed esperienze, e attraverso la connessione c’è la possibilità di sapere tutto ciò che serve e di comunicare anche quello che si è capaci di fare. Quindi, se si vuole trovare un lavoro più adatto alle proprie capacità bisogna stabilire un contatto più stretto con le aziende sui social network e cercare di capire cosa desiderano sapere e come vogliono entrare in contatto con il lavoratore. Le occasioni potrebbero moltiplicarsi in base alle informazioni fornite ed espresse con chiarezza.