La Unilever prevede di tagliare un terzo dei suoi uffici in Europa entro la fine del 2025. Ad affermarlo è stata la stessa multinazionale britannica di beni di consumo, un duro colpo per i dipendenti in quanto la notizia che arriva pochi mesi dopo l’annuncio del taglio di 7500 lavori a livello mondiale.
I cambiamenti fanno parte degli sforzi per rilanciare la crescita dell’azienda sotto la guida di Hein Schumacher, che ha assunto la carica di amministratore delegato lo scorso anno dopo la sottoperformance degli ultimi anni. “Dal punto di vista degli azionisti, era chiaramente necessaria una svolta per un’azienda sottoperformante“, ha affermato Jack Martin, gestore del portafoglio di Oberon Investments.
L’azienda ha ora spiegato che avvierà un processo di consultazione con le persone affette dai tagli in Europa, con circa 3.200 dipendenti che perderanno i propri posti di lavoro nella regione. “Riconosciamo la significativa ansia che queste proposte stanno causando tra la nostra gente“, si legge in un comunicato rilasciato dalla Unilever.
“Queste misure significano la più grande riduzione di posti di lavoro in Unilever da decenni“, ha detto Hermann Soggeberg, capo del comitato aziendale europeo di Unilever, in una lettera ai dipendenti. Un portavoce di Unilever ha dichiarato: “A marzo abbiamo annunciato il lancio di un programma completo di produttività, per favorire la concentrazione e la crescita attraverso un’organizzazione più snella e responsabile“.
Non è stato reso noto quale sia la location dove avverrà la maggior parte dei licenziamenti. La Unilever ha uffici importanti a Londra e Rotterdam, dove la società ha mantenuto una doppia sede per decenni prima di decidere nel 2020 di unificare la propria struttura legale nel Regno Unito. All’epoca la multinazionale aveva affermato che ciò non avrebbe influito sul personale. Tra i marchi Unilever più diffusi in Italia ci sono Algida, Lipton, Calvé, Bertolli, Knorr, Findus, Coccolino, Lysoform, Svelto, Cif, Dove, Mentadent, Axe, Sunsilk e moltissimi altri ancora.