Torino: 3.200 posti lavoro al Caselle Open Mall entro il 2022

Prospettive di lavoro tra assunzioni dirette e indotto a Caselle Torinese dove sorgerà “Caselle Open Mall”, un Destination Ceneter di 230 negozi per acquisti, attività sportive e di divertimento, uffici. C'è anche chi dice "No".

Torino: 3.200 posti lavoro al Caselle Open Mall entro il 2022

Un Destination Ceneter, chiamato “Caselle Open Mall”, sorgerà a Caselle Torinese, poco lontano dall’aeroporto internazionale “Sandro Pertini”, in un’area di 114.000 metri quadri. La nuova struttura porta con sé tanta speranza per chi, nella zona, cerca lavoro: pare infatti che verranno impiegate più di 3.200 persone tra assunzioni dirette e l’indotto.

Il risvolto positivo di quanto sta per realizzare la società Aedes Siiq è attenuato dalle critiche e proteste degli ecologisti che stanno raccogliendo firme per fermare la futura shopville. I motivi del “no” sono diversi, con Stefano Levra che afferma: “Siamo preoccupati per i risvolti negativi nei confronti dell’ambiente, del commercio e della sicurezza“.  

Tra “sì” e “no”, il progetto, intanto, va avanti. Si parla di un mega centro dello shopping che vedrà il concorso di 230 negozi in cui si possono trovare brand internazionali, ma anche una cinquantina di punti di ristorazione, sport, centri d’intrattenimento e uffici. Il Mall sarà un centro interessante, se già si stima che avrà almeno 12 milioni di visitatori all’anno

L’amministratore delegato di Aedes Siiq, Giuseppe Roveda, annunciando che dopo la metà del 2020 verrà posta la prima pietra e che l’apertura della struttura potrebbe avvenire entro la fine del trimestre 2022, ha messo in preventivo dei rallentamenti a causa di ricorsi simili a quelli che gli ecologisti stanno mettendo in atto in questi giorni: “Finora non ci sono stati ricorsi, ma in genere in Italia ce ne sono e quindi potrebbero arrivare nonostante la nostra rigorosità”. La speranza di Roveda è che questi non allunghino i tempi.

Luca Baracco, sindaco di Caselle, è convinto che il Mall “è un’occasione di rilancio economico per tutto il territorio a nord di Torino, un volano per il commercio e l’occupazione, in un’ottica di sviluppo sostenibile”: secondo Barracco, infatti, la nuova struttura avrà un forte impatto sulla viabilità di tutto il territorio.

Il primo progetto della struttura è stato presentato 13 anni fa. Ora il Destination Ceneter, come preferisce chiamarlo Roveda, invece che Centro Commerciale, perché ospiterà persone, attività ed esperienze oltre che cose, potrà essere costruito grazie ai permessi avuti in settembre. Entro metà giugno 2020 saranno avviate le gare di appalto per i servizi: quindi verrà preparata l’area del grande cantiere. Continua intanto la commercializzazione degli spazi e la raccolta delle risorse finanziarie. 

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