Si chiama Step Up Oz ed è un sito interamente dedicato a tutti coloro che vorrebbero lasciare l’Italia e trasferirsi in Australia. A crearlo sono stati due ragazzi italiani, la 32enne mantovana Alice Rossi e il 29enne cremonese Simone Tortorici, che vivono entrambi attualmente in Australia. Alice e Simone si sono trasferiti nella terra dei canguri sei anni fa, quando hanno deciso di lasciare l’Italia nella speranza di trovare altrove più possibilità lavorative e una vita migliore. Partendo dal lavoro nelle farm – aziende agricole specializzate nell’allevamento di bestiame o nella coltivazione e raccolta di frutta e verdura –, classico primo step per chi decide di passare un periodo in Australia e vuole lavorare durante il suo soggiorno, i due giovani giovani si sono integrati e hanno avuto grandi soddisfazioni anche sul piano lavorativo: lui ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato nell’area sviluppo di un’azienda di trasporti, lei ha potuto riavvicinarsi al mondo del retail, più vicino alle sue esperienze lavorative precedenti.
Ora, Alice e Simone offrono assistenza gratuita a chiunque voglia trasferirsi in Australia e cominciare lì una nuova vita. Attraverso il loro sito Step Up Oz, i due ragazzi dispensano consigli a ragazzi e ragazze – giovanissimi o meno giovani – ma anche a famiglie, desiderose di trasferirsi in Australia per poter offrire un futuro migliore ai loro figli e spesso disposte ad abbandonare anche l’attività di famiglia avviata in Italia per poter ricominciare nella terra dei canguri. Attraverso Step Up Oz, Alice e Simone mettono a disposizione le loro esperienze personali e tutto ciò che hanno imparato in questi sei anni trascorsi sul luogo, permettendo così a tutti gli “aspiranti emigranti” che dall’Italia vogliono spostarsi in Australia di risparmiarsi gli errori già commessi da loro e avere le idee più chiare su come muoversi prima di partire e una volta giunti nella terra di Oz.
La coppia, che vive attualmente a Melbourne, aiuta gli utenti iscritti al sito inizialmente tramite i social network, per poi utilizzare in un secondo momento anche Skype. Le domande a cui rispondono più spesso riguardano le opportunità di lavoro che è possibile trovare una volta arrivati in Australia, che tipo di visto è necessario avere per poter lavorare all’interno del Paese – lì le leggi sono molto severe e chi non dichiara di voler svolgere qualsiasi tipo di lavoro una volta entrato rischia grosso – e quali sono le abitudini, gli usi e i costumi degli australiani. I due giovani, però, ci tengono a precisare che il loro è un lavoro di mentoring personale, che cerca di spiegare il Paese dal punto di vista dell’australiano, non dell’immigrato, con l’obiettivo di aiutare chi vuole intraprendere il loro stesso percorso ma anche di far sapere quanto sia fondamentale partire armati di tanta pazienza e spirito di adattamento, oltre ad essere disposti a fare molti sacrifici.