In tutti i dibattiti televisivi si parlano di un’Italia poco adatta per i giovani, ed ora a confermarlo è anche un sondaggio fatto da “Demos”. Infatti i ragazzi e le ragazze italiane pensano di più a guardare al loro passato che al futuro. Un esempio adatto, è quello che danno alla parola “speranza”: in totale 2 persone su 3 sono proiettate nel futuro. Tuttavia, tra i giovani (15-24 anni di età) la soglia si riduce del 57%, mentre i (25-34 anni di età) crolla al 41%.
Molto probabilmente questi dati vengono influenzati anche dalle notizie di cronaca del mondo, e questo forte pessimismo viene visto soprattutto dai ragazzi che stanno passando all’età adulta. La famiglia resta ancora un punto importante, ma non è abbastanza per dare la spinta adatta per affrontare i pericoli della vita, e perché no, per formare una famiglia per i conti loro.
Come già anticipato prima, questi sondaggi assai negativi vengono anche dalle notizie dal mondo: dagli atti di terrorismo (come gli ultimi attacchi che stanno avvenendo in Egitto, o come quelli in passato in Francia) oppure preoccupati per il populismo di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti d’America. In tanti sono delusi anche relativamente alle parole come democrazia e, soprattutto, meritocrazia.
Proprio la parola “meritocrazia” merita una spiegazione più ampia. In tanti credono che in Italia non esista questo merito. Come spiega Zanichelli, la meritocrazia è: “Concezione per cui debbono essere conferiti riconoscimenti di ordine morale o materiale (successo negli studi, responsabilità direttive, cariche pubbliche ecc.) soltanto in rapporto ai meriti individuali”. Purtroppo, si è arrivati ad un punto che non ci si crede nemmeno a questo, che dovrebbe essere alla base di un Paese democratico.
Un altro dato assai preoccupante è quello che i ragazzi tra i 25 e 34 anni di età pensano che la loro unica via di scampo per avere un futuro dignitoso è quella di emigrare all’estero (circa 7 ragazzi su 10 la pensano così). Altri dati confermano questa situazione poiché – solamente nel 2016 – c’è stata un’emigrazione di 106 mila persone tra cui c’erano tanti ragazzi giovani.