Le opportunità lavorative che non conoscono crisi

Andiamo alla scoperta di alcuni lavori che non conoscono la crisi economica, ma quella invece delle assunzioni per mancanza di esperti nel settore. Si tratta di mestieri di manovalanza che prevedono sforzi fisici e orari non proprio comodi, ma che offrono uno stipendio assicurato

Le opportunità lavorative che non conoscono crisi

In Italia, Paese che ormai conosce solo crisi profonda a livello occupazionale, qualche via di salvezza esiste. La maggior parte dei giovani si concentra in rocamboleschi studi accademici, lauree triennali e master dispendiosissimi che molto spesso però non vedono un riscontro effettivo nelle opportunità lavorative. Molti ragazzi italiani fuggono quindi all’estero alla ricerca di lavori migliori, dopo anni ed anni di studio.

Nel frattempo, silenzioso e rilegato in un angolo, c’è l’artigianato, piccolo settore dell’economia sommersa che vuole e pretende giovani bravi e competenti per arricchirsi. Esistono moltissimi settori che non conoscono crisi, si è sempre alla ricerca infatti di meccanici, fornai, pasticcieri, falegnami, cuochi. Ed è invece così difficile trovarli che alcune aziende si vedono addirittura costretti a richiamare ex dipendenti andati in pensione.

Un tempo i bambini venivano mandati sin dalla tenera età ad imparare quello che probabilmente sarebbe stato il mestiere di una vita. Il falegname sotto casa, con una paga di pochi spiccioli, insegnava i trucchi del proprio lavoro ai suoi giovani allievi; l’insegnamento maggiore non erano le tecniche artigianali ma il forgiare il bambino alla fatica e ad orari lavorativi che al giorno d’oggi sarebbero improponibili. Mentre si affinavano le tecniche,si forgiava il carattere.

I giovani di Facebook e WhatsApp sono invece estremamente concentrati sulla tecnologia e il guadagno facile ed immediato. Perché fare il fornaio ed alzare la serranda alle 4:00 del mattino? Molto meglio chattare su internet ed organizzarsi per una serata in discoteca finanziata da mamma e papà.

Ultimamente vediamo il rilancio della professione di pasticcere, che adesso diventa richiestissima grazie a programmi televisivi come “Bake Off” con Benedetta Parodi. La professione del cuoco invece viene riproposta da anni grazie a programmi notissimi al grande pubblico, come “La prova del cuoco” di Antonella Clerici su Rai Uno e “Masterchef”.

I compensi sono abbastanza alti per questi mestieri che nessuno conosce veramente e vuole più fare. Il mondo del lavoro ha opportunità sommerse per chi ha voglia di fare, di svegliarsi in orari non convenzionali e non temere la fatica. L’unica cosa che bisogna ritrovare è la voglia. Perché se si ha pazienza e speranza l’artigianato e le attività di manovalanza sopravviveranno all’automazione di tutto, persino delle competenze lavorative e dei nostri cervelli.

 

Continua a leggere su Fidelity News