Il sistema informativo Excelsior e Unioncamere, realizzato in cooperazione con il Ministero del Lavoro sulle assunzioni delle imprese relative al 2016, ha registrato un incremento di nuove assunzioni nelle imprese italiane in una percentuale globale del +20%. Il riscontro maggiore coinvolge i settori dell’esportazione e dell’innovazione in cui si è registrato una crescita di assunzione superiore alla media per un percentuale che varia tra il 36% e 34%.
Il vero boom di richieste di nuove assunzioni coinvolge i seguenti settori: internazionalizzazione, digitalizzazione, sviluppo degli investimenti nella direzione della manifattura 4.0, sostegno alle start up tecnologiche. La crescita di richiesta di personale si è verificata non solo nel settore terziario, ma soprattutto nei settori del turismo-ristorazione, del commercio e dei servizi alle persone, con una percentuale del +50%. Una percentuale positiva del +22% e del + 19% è attesa per i settori inerenti i servizi avanzati di supporto alle imprese, e i servizi dei media e della comunicazione. A esse seguono con un aumento discreto di assunzione i servizi finanziari e assicurativi. Le aziende dove si evince un rilevante abbattimento delle assunzioni sono invece: “le imprese edilizie -8%, le attività estrattive -8%, gli studi professionali -6%, le industrie legate alla produzione di beni per la casa -5%, la gomma-plastica -5% e il sistema moda -4%”.
Spiccano per rilievo le 20 professioni “high skill” maggiormente richieste, in particolare quelle che riguardano le seguenti professioni: dirigenziali, specialistiche e tecniche, professioni digitali cioè i tecnici gestori di reti e di sistemi telematici. Queste ultime hanno fatto registrare un incremento di assunzioni del +82%, i progettisti e amministratori di sistemi +42%, mentre i tecnici web +41%. Restano molto rilevanti anche le richieste professionali relative alle seguenti figure: professioni green, tecnici dell’esercizio di reti idriche ed energetiche. La previsione di assunzioni per talune figure professionali toccherà il +51%, mentre per i tecnici fisici e geologici +50%, oltre ai tecnici del controllo e della bonifica ambientale +32%.
Il settore culturale tiene il passo con le professioni culturali e creative in cui si registra un aumento di personale tra gli operatori della filiera audiovisiva e cinematografica del +30%. Un aumento diretto alle assunzioni delle professioni legate al monitoraggio avanzato dei processi manifatturieri, nello specifico ai tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi che registra un +109%. Un settore che coinvolge anche la richiesta di assunzioni di analisti dei processi di produzione industriale, oltre ai tecnici dell’organizzazione e della valutazione del lavoro. In aumento anche la richiesta di personale intermedio nelle seguenti figure professionali: impiegati e professioni commerciali e dei servizi. In particolare i cassieri di esercizi commerciali dove si registra un +58%, e gli addetti alla gestione del personale con un aumento sostanzioso del +48%.
In totale le assunzioni programmate dirette nel complessivo dalle aziende riguarderanno per il 13% laureati, mentre l’aumento corposo del 40% è previsto per semplici diplomati. Una previsione d’incremento complessivo nel totale di assunzioni dirette al solo titolo di diploma o una qualifica professionale di circa il +20%. Resta una previsione non meno rilevante del 28% per i settori dove non viene richiesta alcuna formazione professionale.