Dopo il corteo pacifico di oggi, sale la preoccupazione delle forze dell’ordine per la manifestazione di domani 19 ottobre a Roma, a cui prenderanno parte No Tav, centri sociali, No Muos, universitari, precari e lavoratori, per manifestare contro le politiche di austerity e contro la precarietà nel mondo del lavoro.
Il corteo partirà da Piazza San Giovanni e passerà davanti ad alcuni dei luoghi simbolo del governo delle larghe intese, come il ministero della Finanze, la Cassa depositi e prestiti, il ministero delle Infrastrutture.
La Questura ha stimato la presenza di circa 15mila manifestanti e, temendo gli scontri con le forze dell’ordine, il ministero dell’Interno ha messo in sicurezza il percorso del corteo, togliendo tutti i cassonetti, sigillando i tombini e preparandosi a schierare 4mila agenti.
Questa mattina, infatti, durante una serie di controlli nel centro città in vista del corteo di domani, sono stati identificati cinque cittadini francesi tra i 40 e i 20 anni con precedenti per turbative dell’ordine pubblico: due hanno precedenti per terrorismo nel loro Paese mentre altri due erano stati già stati sottoposti a controlli in occasione di manifestazioni no Tav in val di Susa. I cinque, che non hanno saputo giustificare il motivo della loro presenza nella Capitale, sono stati portati in Questura e nei loro confronti è scattato il provvedimento di espulsione con accompagnamento diretto alla frontiera.
E poche ore più tardi le forze dell’ordine hanno fermato un furgone sospetto in viale Regina Elena con a bordo manganelli, biglie e un martello frangivetro e altro materiale, tutto sequestrato. Il conducente del mezzo è risultato avere vari precedenti specifici.