Magrì Arreda: stipendi non pagati ai lavoratori e licenziamenti in vista

Un momento difficile per i dipendenti che, dopo dieci anni di onorato lavoro, si trovano alle prese con i mancati pagamenti e il licenziamento vicino. Inoltre, arrivano le segnalazioni dei compratori che non hanno ricevuto i mobili pagati.

Magrì Arreda: stipendi non pagati ai lavoratori e licenziamenti in vista

L’azienda Magrì Arreda sta attraversando un momento complicato a livello economico, e questa situazione ricade sui dipendenti che hanno fatto i conti con il mancato pagamento degli stipendi. I licenziamenti dovrebbero essere quasi sicuri dopo la grave situazione finanziaria in cui si trova la Magrì Arreda, aggravata dai debiti verso i fornitori e lo stesso fisco.

Questa struttura, che vanta sei punti vendita in Italia, sta finendo nel baratro, ma il finale si può ancora cambiare. Nel frattempo, dall’inizio del mese di luglio, sono cominciate le pressioni derivanti dalle richieste dei clienti, che hanno lamentato il mancato arrivo dei mobili e delle cucine che loro hanno pagato.

Una situazione disperata per l’azienda

Da quanto raccontato dai clienti, l’azienda si è resa irreperibile e, in merito alla questione, è intervenuta la segretaria della Filcams Cgil di Brindisi, che ha avuto modo di fare il punto della situazione. La Nigro ha spiegato al giornale La Repubblica che, dal 3 giugno, è stata aperta una procedura di riduzione del personale per trentacinque dei cinquantanove dipendenti complessivi.

La segretaria ha definito tragica la vicenda in quanto i dipendenti non hanno ricevuto la tredicesima, liquidata con un piccolo acconto. Inoltre, la gravità della situazione si ritrova nel fatto che gli operai hanno ricevuto l’ultimo stipendio nel mese di aprile. Si deve notare quanto successo al punto di vendita di Surbo, nel leccese, dove sono state chiamate le forze dell’ordine per via dell’aggressività assunta da alcuni clienti dopo la mancata ricezione delle consegne.

Una data importante coincide con il 16 luglio, quando l’azienda avrà occasione di incontrare nella città di Roma i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil.

L’intento sarà quello di risolvere la sorte dei trentacinque posti di lavoro a rischio. Questa complessa situazione lavorativa è stata confermata dal responsabile del punto vendita di Foggia, corrispondente al nome di Carlo Colagiacomo, che ha affermato: “Ci sono molti posti di lavoro a rischio”.

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