Lo smart working cresce anche in Italia; sempre più aziende italiane, infatti, ne fanno uso.
Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, “lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali, che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività“.
Lo smart working in Italia
Nel 2018 il numero delle aziende e dei lavoratori in Italia che seguono il modello dello smart working ha toccato quota 480mila; il 56% delle grandi imprese e i dipendenti italiani che ne usufruiscono lo apprezzano.
Nell’ottica smart, il concetto di ufficio diventa ‘aperto’; il vero spazio lavorativo è quello che favorisce la creatività delle persone, genera relazioni che oltrepassano i confini aziendali, stimola nuove idee e quindi nuovo business. Le aziende italiane più virtuose dello smart working 2018, distinte per capacità di innovare le modalità di lavoro nell’ottica della flessibilità, sono la A2A, il Gruppo Hera e Intesa Sanpaolo.
In definitiva il lavoro come smart working è un nuovo modo di lavorare che consente un miglior bilanciamento tra qualità della vita e produttività individuale.
E’ anche il risultato di un sapiente uso dell’innovazione digitale; lavorare comodamente da casa permettere di poter conciliare casa e lavoro e quindi risulta, per esmepio, molto vantaggioso soprattutto per le donne che hanno la voglia e la tenacia di vedere crescere i propri figli.