Libretto familiare, ricaricabile, sostituisce i voucher

La manovrina di primavera cerca la strada per combattere l'evasione fiscale e propone alla Camera un "libretto familiare" ricaricabile e tracciabile per pagare badanti, colf, baby sitter e i lavori saltuari in genere.

Libretto familiare, ricaricabile, sostituisce i voucher

La mini Finanziaria, o manovrina di primavera, ora all’esame della Camera, su richiesta di Bruxelles, sta avendo forma in un “libretto familiare”, ricaricabile, per pagare colf, badanti e baby sitter che lavorano saltuariamente. Il “libretto familiare” sostituisce i voucher che il governo con un decreto legge ha eliminato disinnescando così anche il referendum della Cgil.

La nuova forma di pagamento, “libretto familiare”, a differenza della vecchia voucher, è tracciabile attraverso il sito internet dell’Inps, dove viene completata la richiesta.
I voucher venivano acquistati prima di decidere come usarli, ossia chi pagare, mentre il nuovo meccanismo prevede di intestare subito l’importo al lavoratore. In questo modo, anche se in forma semplificata, il rapporto di lavoro assomiglierà ad un contratto vero e proprio. Il sistema è stato studiato anche per una trasparenza, contro l’evasione.

Il datore di lavoro, in questo caso le famiglie, potrebbero avere un ritorno positivo da questo sistema, perché permetterebbe loro di scaricare dalle tasse almeno un parte della spesa. Ci si chiede però se ci sono i soldi per permettere questa operazione, dato che a conti fatti gli sconti sulle tasse sono solo un costo per lo Stato. Molto probabilmente il tutto si realizzerà a tappe.

La prima tappa consiste nell’emendamento alla manovrina e quindi la creazione di un fondo con l’obiettivo di coprire il bonus fiscale. La seconda prevista per il 2018, lo sconto dovrebbe diventare concretamente utilizzabile, sempre che nella Legge di Bilancio vengano stanziate le risorse necessarie, cosa che si realizzerà con l’approvazione entro fine anno.

Qualcosa di simile succede anche per tutte le aziende, il vecchio lavoro a chiamata assumerà la forma di contratto “leggero” perfezionato on line, come per il “libretto familiare”. Le aziende avranno un limite massimo di utilizzo per persona: la “chiamata” non potrà essere effettuata per più di 400 giorni in tre anni, oltre scatta l’assunzione.

Il lavoro a chiamata che già esiste nella versione “pesante”, ossia senza condizioni, utilizzato solo da lavoratori con meno di 24 anni o più di 55, verrà esteso a tutte le età.

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