Foa: l’Euro? Micidiale per il lavoro

Dalle colonne del suo blog, Marcello Foa commenta alcune recenti stime dell'ILO

Foa: l’Euro? Micidiale per il lavoro

Ha colpito la nostra attenzione un pezzo di Marcello Foa apparso nel suo blog. Molti commentatori di area centro-destra si stanno accorgendo dell’impatto negativo dell’Euro sull’occupazione, mentre il mainstream di sinistra (purtroppo) minimizza o tace.

Foa commenta recenti stime dell’ILO (International Labour Organization), secondo cui ci sono 19 paesi che sono riusciti a riportare i livelli occupazionali allo stato pre 2008 (crisi mutui subprime), ovvero:  “Argentina, Turchia, Ungheria, Repubblica Dominicana, Malta, Romania, Armenia, Brasile, Cile, Lussemburgo, Germania, Colombia, Israele, Uruguay, Perù, Russia, Svizzera, Kazakistan, Thailandia.”

Notate nulla?

L’ILO considera invece in costante declino questi altri: “Giordania, Croazia, Grecia, Spagna, Italia, Marocco, Sri Lanka, Belgio, Portogallo, Slovacchia, Francia, Irlanda, Slovenia, Giamaica, Finlandia, Cipro, Giappone, Danimarca, Olanda, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia”, con l’Austria in via di guarigione.

Di nuovo, niente di strano? Foa ci fa notare che nella lista dei 19 in ripresa, ce ne sono solo tre dell’Eurozona (su 17), tra cui 2 estremamente piccoli e dalle caratteristiche specifiche (Malta, Lussemburgo). Il terzo è, rullo di tamburi, la Germania.

Gli altri fortunati del cambio fisso europeo, tranne un’Austria un po’ in recupero (ma comunque non a livelli pre crisi), stanno peggio e peggiorano. Come la mettiamo allora con le certezze a sbandieramento ininterrotto, secondo cui l’entrata nella moneta unica avrebbe garantito prosperità e protetto dalle crisi?

Per Foa sono delle bufale. L’Euro fa male e accelera il declino, con gran danno per i lavoratori. Come non essere daccordo.

E aggiungiamo: la Germania? L’Euro è stato disegnato a sua misura e per il momento ci sta guadagnando, ma questo stare al “traino” (pensavate fosse “locomotiva”?) rastrellando risorse dagli altri paesi non potrà durare a lungo.

Solidarietà con i lavoratori europei

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