Anche Barroso si esprime in termini positivi e parla di “risultato importante” per l’italia, che grazie all’uscita dalla procedura di deficit eccessivo, si assicura una maggior flessibilità di bilancio per gli investimenti produttivi del 2014. In una nota emessa da Palazzo Chigi si definisce l’importante concessione UE come “premio per la scommessa che questo Governo ha fatto fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica”.
Tutto bene quindi? Tutt’altro. In realtà i sacrifici che da anni vengono imposti dall’UE attraverso la sottoscrizione dei governi nazionali di paramentri economici che molti esponenti del mondo dell’economia giudicano irrazionali, hanno fiaccato notevolmente il tessuto produttivo dell’Italia e sembra molto improbabile che un risultato come quello sbandierato dal Presidente del Consiglio possa essere determinante per far uscire la nazione dalla crisi. E “scommettere” in questo modo, che vuol dire scommettere sulla vita e il fututo dei cittadini italiani, non si è mai rivelato un atteggiamento veramente utile e dalla parte del popolo, come la disastrosa esperienza del “credibile” governo Monti ha testimoniato. Monti che, ricordiamolo, ha definito Letta come suo successore ideale.