E’ risaputo che la musica dona tanti benefici a chi l’ascolta ed è proprio da questo principio che due ricercatori, uno della University of Technology di Sydney e l’altro dell’Università di Radboud, in Olanda hanno condotto uno studio su 155 persone.
Gli studiosi hanno diviso queste persone in 5 gruppi, ognuno dei quali ha dovuto ascoltare musica di genere diverso; i generi erano di musica allegra, ansiogena, triste e calma mentre l’ultimo gruppo doveva semplicemente godersi il silenzio. I brani di ogni genere sono stati divisi in base alle emozioni positive o negative che comunicavano e in base alla loro produzione di arousal, ovvero l’attivazione fisiologica.
Ma i gruppi, durante le sessioni d’ascolto, sono stati anche sottoposti a dei test cognitivi in cui dovevano risolvere vari problemi, la risoluzione dei quali ha evidenziato due gruppi di pensiero: divergente di coloro che hanno trovato soluzioni inedite e brillanti, ovvero che hanno pensato fuori dagli schemi, e pensiero convergente di coloro che hanno totalizzato punteggio grazie alle soluzioni più immediate e ovvie.
La musica ascoltata dalle persone che hanno trovato soluzioni originali e brillanti avevano ascoltato musica allegra che in quel caso era musica classica capace di suscitare emozioni positive e alti picchi di arousal. Le loro soluzioni sono state addirittura più creative di coloro che hanno eseguito i test in silenzio.
Il risultato della ricerca è stato, quindi, che la musica che è allegra, che trasmette un messaggio positivo e che incoraggia e motiva le persone, è capace di stimolare la creatività e quindi aiutarci nei momenti di blocco creativo, aumentare la produttività e ottimizzare al meglio il tempo sia nel lavoro che nello studio e tutti gli altri ambienti in cui è richiesta sono richieste le capacità di risoluzione creativa dei problemi. Inoltre, la musica allegra è una cosa alla portata di tutti.