Jovanotti: “Lavorare gratis? Sì, se si fa esperienza”

Ospite all'Università di Firenze, Jovanotti ha fatto un'affermazione che ha immediatamente scatenato i social: "Se si costruisce qualcosa dentro di sé, quel lavoro non è davvero gratis"

Jovanotti: “Lavorare gratis? Sì, se si fa esperienza”

Ospite all’Università di Firenze, Lorenzo Jovanotti ha parlato di fronte ad una platea di studenti e al sindaco di Firenze Dario Nardella. Durante il suo incontro, Lorenzo Jovanotti ha anche affrontato il problema del lavoro per i giovani, innescando una pesante polemica per una frase in particolare, che ha fatto il giro dei social: I giovani possono lavorare anche gratis, se serve a fare esperienza; è questa la frase che ha scatenato gli utenti dei social, in particolare di Twitter.

In realtà, il discorso di Lorenzo Cherubini era molto più specifico di quello che hanno fatto passare tutti i principali quotidiani nazionali. Jovanotti parlava dei grandi eventi musicali internazionali, e il video completo da cui è stata estrapolata la frase (retwittato dallo stesso Jovanotti) chiarisce meglio la situazione: “Ultimamente ho partecipato con la mia musica a dei festival negli Stati Uniti e in Argentina. Cose molto grandi, con centinaia di migliaia di persone. C’erano tantissimi ragazzi che lavoravano e mi chiedevo chi li pagasse. Mi hanno detto che erano volontari che per tre giorni avevano deciso di dare una mano.

“Eppure”, continua Jovanotti, “non erano eventi di beneficenza ma una vera e propria industria, con imprenditori che organizzavano, tanti sponsor. E questi accettano di fare il lavoro gratis? La risposta è stata che sì, comunque è un’esperienza importante, vivono il mondo della musica da dentro. Ma la domanda per me è rimasta: fanno tutto gratis; che significa? Significa che comunque quel lavoro non è gratis: hanno partecipato ad una cosa, hanno costruito qualcosa dentro di sé. Quando ero bambino andavo a seguire la sagra della bistecca, la sagra della ranocchia. Per tre mesi a Cortona ogni anno facevo il cameriere gratis. Qualcuno mi dava qualcosa a fine serata, ma io comunque mi divertivo come un pazzo. Imparavo a essere gentile con le persone, avevo 14 o 15 anni”. Ascoltando il discorso, forse l’unica pecca di Jovanotti è stata quella di non aver usato, in un periodo così di crisi, maggior cautela quando si parla di giovani e lavoro.

Continua a leggere su Fidelity News