Italia: sciopero dei medici contro i tagli al servizio sanitario

Migliaia di medici in sciopero in tutta Italia lunedì scorso per protestare contro i tagli al servizio sanitario

Italia: sciopero dei medici contro i tagli al servizio sanitario

(Reuters) – Migliaia di medici in sciopero in tutta Italia lunedì scorso per protestare contro i tagli al servizio sanitario.

Aumenta la pressione sul governo del presidente del Consiglio Enrico Letta che cerca altri modi per tagliare la spesa. Circa un centinaio di medici durante lo sciopero di quattro ore si sono riuniti davanti al ministero dell’Economia a Roma, sventolando bandiere e chiedendo maggiori risorse statali per la sanità. “Vogliamo difendere un servizio pubblico che è sempre più povero e che non è più in grado di garantire una cura adeguata pal popolo”, ha dichiarato Massimo Cozza, capo dei medici della CGIL, che ha partecipato alla protesta presso il ministero.

Ha detto che il servizio sanitario pubblico in Italia ha raggiunto “i limiti della sopravvivenza”, a seguito dei tagli di spesa e al blocco delle assunzioni connesse alle misure di austerità del governo.

Il precedente governo di Mario Monti ha introdotto una serie di tagli della spesa e aumenti delle tasse dopo che è salito al potere, al culmine di una crisi finanziaria nel novembre 2011, cercando di puntellare le finanze pubbliche e tenere a freno massiccio debito in Italia. (nota: non ci è roiuscito e non poteva riuscirci, come ormai concordano economisti di tutti gli orientamenti)

Il Governo destra-sinistra di Letta si sta preparando a nuovo tagli di spesa in modo da poter ridurre le tasse, nel tentativo di rilanciare la crescita. (nota: tentativo che non può riuscire, come ormai concordano economisti di tutti gli orientamnenti)

Migliaia di interventi chirurgici e visite specialistiche saranno posticipate a causa dello sciopero, ma i servizi di emergenza non saranno colpiti, assicura la CGIL.

Ma quando i lavoratori e i sindacati italiani caoiranno che con l’Euro, il mercato unico senza impedimenti per i flussi di capitale e le politiche di austerità che ne derivano NON si può più finanziare decentemente il settore pubblico? Solidarietà con i lavoratori italiani.

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