Indesit: proteste e solidarietà

Protestano i lavorratori Indesit contro il piano di riorganizzazione. Ma non sono Soli.

Indesit: proteste e solidarietà

Indesit Company vuole riorganizzare l’azienda e i lavoratori non ci stanno. A Fabriano scatta la protesta di corteo, al grido “Lavoro! Lavoro!”

Tra i manifestanti non ci sono solo tute blu, ma anche le loro famiglie , e tante persone non coinvolte direttamente nella protesta, ma vicine ai lavoratori per conoscenza e solidariet, compresi dipendenti pubblici. Dalle loro dechiarazioni si capisce che quella della Indesit non è una vicenda privata, ma un questione di rilevanza per tutta la comunità di Fabriano, i cui esisti sono connessi con il futuro laorativo di molti cittadino e con il futuro di ci sarà chiamato a lavorare sul territorio quando sarà il momento.

Una signora durante i canti di protesta si mette a piangere: “io il posto fisso ce l’ho, ma mio genero ha perso la sua occupazione”.

Questo tipo di solidarietà, che in qualche modo scavalca le barriere degli interessi personali, dovrebbe essere all’ordine del giorno, soprattutto in un momento di crisi come questo, in cui molte aziende chiudono, sono costrette a “riorganizzartsi”, vengono ridimensionate o acquisite da capitali stranieri (con un fututo di ricatti e delocalizzazioni per i salariati).

Un territorio vive anche delle oppurtunità che può dare sul lungo periodo alle generazioni che si avvicendano e questo non è possibile senza la certezza del lavoro.

I cittadini di Fabriano lo hanno capito, al contrario dei nostri governanti e di quelli europei.

Solidarietà!

 

 

 

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