I laureati italiani non trovano lavoro per colpa delle scuole, delle imprese e anche per colpa loro

In Italia molti giovani laureati non trovano lavoro. Ci sono casi e casi e non è possibile generalizzare. La colpa non è dello Stato ed ecco gli errori più comuni.

I laureati italiani non trovano lavoro per colpa delle scuole, delle imprese e anche per colpa loro

Si sentono spesso giovani laureati che si lamentano perché non trovano un lavoro compatibile con ciò che hanno studiato. Spesso l’argomento del lavoro per i laureati italiani è anche motivo di dibattito nei talk show o in apposite manifestazioni. I ragazzi, parola con la quale si includono anche persone di circa 30 anni, e il lavoro non vanno molto d’accordo ultimamente.

I motivi reali per cui accade ciò sono tanti e non è tutto così semplice, come spesso si afferma. L’errore che si tende a fare consiste nel fatto che si dà per scontato che un titolo di studio certifichi la professione da intraprendere. Altrettanto errato supporre che quest’ultima comporti un determinato stipendio e che, nel momento in cui questo non si riesca ad ottenere, tocchi allo Stato fornire un adeguato lavoro. Tutto ciò è sbagliato, surreale e non accade in nessun Paese del mondo.

Il problema alla base sembra proprio la cultura del lavoro. Nella realtà, nella maggior parte dei casi, non c’è alcun collegamento tra ciò che si studia e la carriera che si intraprende. Questo dipende dal fatto che il voto finale di laurea e i voti ottenuti per ogni singolo esame non sempre combaciano con le reali capacità e le reali conoscenze di una persona.

Questo perché le conoscenze acquisite sono dei metodi per arrivare ad altre conoscenze relative alla vera professione da intraprendere. Inoltre le aziende con il tempo si evolvono e nascono sempre nuove mansioni. È parte integrante dell’economia delle imprese e si chiama concorrenza: chi offre il prodotto più innovativo conquista il trono.

L’alternativa, se le persone che cercano lavoro non riescono a venire incontro alle richieste delle aziende, è aprire un’attività basandosi sulle proprie conoscenze. Lo stipendio, e dunque il guadagno, dipende da quanto sia utile quello che una determinata persona sa fare. Anche i mestieri muoiono e nascono con il passare del tempo: se in un determinato momento c’è alta richiesta di ingegneri, non è detto che debba sempre essere così. Lo Stato ha l’unico compito di offrire i servizi pubblici al fine di consentire ai cittadini di incontrare le aziende, servizi come ad esempio il trasporto pubblico, ma nulla di più.

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