Guerra ai furbetti del cartellino, proposta la sostituzione del badge con le impronte digitali

Ha superato il primo step alla Camera il disegno di legge "Concretezza", che prevede dei cambiamenti importanti per gli statali, tra cui la sostituzione dei badge con le impronte digitali.

Guerra ai furbetti del cartellino, proposta la sostituzione del badge con le impronte digitali

Importanti novità potrebbero arrivare per gli impiegati statali, in modo particolare per i furbetti del cartellino, ai quali nel nuovo disegno di legge, denominato “Concretezza“, c’è una parte a loro dedicata nella quale si prevede la sostituzione del badge con un sistema di riconoscimento biometrico. Al momento la legge è stata approvata dalle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, poi dovrà passare in Aula e al Senato, ma non si prevedono ostacoli.

Intanto il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha dichiarato che un importante passo verso l’introduzione del controllo biometrico è stato fatto, con l’intento di mettere un freno alle truffe degli assenteisti. Precisa, però, che attualmente nell’emendamento c’è solo il principio, mentre per l’attuazione del meccanismo si dovrà aspettare un nuovo decreto.

Il nuovo disegno di legge prevede delle regole particolari per le scuole, dove oltre al registro elettronico già previsto per gli insegnanti, verrà introdotto non solo il riconoscimento biometrico ma anche il ricorso alla video-sorveglianza. Ma queste novità per essere attuate avranno bisogno del parere positivo sia del garante della privacy, che al momento è molto dubbioso, sia degli enti locali.

Un altro importante settore a cui è dedicata la legge “Concretezza” riguarda la velocizzazione dei concorsi pubblici, necessari anche in vista delle sostituzioni di “quota 100“. Sono previste facilitazioni sin dalla candidatura, gestibili tutte online con dei fascicoli elettronici per ogni candidato.

È prevista una possibile apertura a domande a risposta multipla sia per le prove preselettive, che hanno luogo quando il numero dei candidati è il doppio dei posti disponibili, sia per le prove scritte. Passando così alla correzione automatizzata e alla creazione di sottocommissioni quando il numero dei candidati è superiore a 250. Per i profili tecnici potrebbe essere sufficiente anche solo una prova pratica.

Un’altra novità riguarda la scelta dei commissari, i quali al momento sono difficili da reperire; viene quindi aperta la possibilità di impiegare i pensionati, reclutandoli attraverso l’istituzione di un apposito Albo nazionale.

 

Continua a leggere su Fidelity News