Ecco dove e i lavori in cui si guadagna di più

Dove si guadagna di più? E quali sono i lavori più "in"? Da uno studio condotto da JP Geography Index 2017 si evincono le Regioni e le province in cui si guadagna di più. La graduatoria utilizza come parametro la sede di lavoro del dipendente.

Ecco dove e i lavori in cui si guadagna di più

Il JP Geography Index 2017 mette in fila le retribuzioni medie nelle province italiane. Il Report contiene la graduatoria retributiva si tutte le regioni e province italiane, utilizzando come parametro la sede di lavoro del dipendente.

Le regioni in cui si guadagna di più, anche a parità di professione, sono Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige (quasi a parimerito col Lazio), mentre quelle in cui il salario è più basso sono Basilicata, Molise e Calabria.Il dato più sorprendente è che non sono i capoluoghi  di regione in cui ci sono più possibilità di avere uno stipendio alto: infatti a Parma si guadagna di più rispetto a Bologna,  solo per fare un esempio). Sul podio delle province al terzo posto troviamo Genov.

Come è noto, è il Nord che domina la classifica: le prime 13 cittù sono tutte settentrionali e solo al quattordicesimo posto troviamo Firenze e al quindicesimo Roma. Delle città meridionali, la prima che si trova è Cagliari (48esimo posto).

Ecco i lavori più remunerativi e più di moda

Invece le professioni che offrono le migliori occasioni di crescita professionale sono soprattutto quelle digitali o legate alla gestione ed organizzazione aziendale, seguite dai settori della finanza, della sanità o del lusso. Da una classifica stilata da Michael Page, agenzia di recruiting, in un’analisi per Panorama ecco dove inidirizzarsi:

  • Web marketing manager, detto in italiano è il responsabile delle strategie di marketing online. 
  • E-commerce manager, ossia chi ha l’incarico del canale di vendita sul web. 
  • Seo-sem manager, cioè è l’esperto che si occupa del posizionamento dell’azienda sui motori di ricerca.
  • Community manager, ossia colui che cura il posizionamento del marchio sul web, la sua promozione sui social network e tiene d’occhio la brand reputation  studiando strategie per migliorare il tutto.
  • Food & beverage manager, ha il compito di ottimizzare il lavoro di bar, cucine e ristoranti. Cura l’approvvigionamento, razionalizza il servizio al cliente e mantiene il polso dei costi operativi. E’ una figura molto richiesta anche all’estero ed è quindi opportuna la padronanza di almeno una lingua straniera oltre l’inglese.
  • Project manager nel settore energetico: si occupa dei progetti dell’azienda a tutto tondo. Individua gli obiettivi e sviluppa il progetto nelle sue esigenze di risorse e personale, gestendo i rapporti con il cliente. E’ richiesta la laurea in ingegneria chimica, la conoscenza delle lingue e una forte esperienza pregressa nello stesso settore.
  • Product specialist sanitario, è il responsabile della vendita di prodotti per le strutture sanitarie.
  • Medical advisor, è colui che coordina le diverse funzioni aziendali e gestisce gli studi clinici della sua area, occupandosi dell’area terapeutica, a livello nazionale e internazionale. E’ una funzione nella quale sono richiesti i laureati in medicina, ma che abbiano esperienze dirigenziali.
  • Export area manager: ha il compito di internazionalizzare il bacino di vendite di un’azienda proponendosi come intenditore di paesi e aree linguistiche. Studia i mercati in ricerca di opportunità di business.
  • Direttore amministrazione finanza e controllo-Cfo: è colui che mette l’ultima firma sul bilancio di un’azienda. E’ un esperto di contabilità e conosce tutte le iniziative dell’impresa per la quale lavora permettendosi anche di “intromettersi”.
  • Retail manager nella moda: ha l’obiettivo di sviluppare la rete commerciale del brand per la quale lavora. Gestisce i punti vendita esistenti e ne cura l’apertura di nuovi nell’ottica della strategia di sviluppo commerciale.
  • Product manager nella moda ha il compito di analizzare i concorrenti, cooperare con l’ufficio stile, definire taglio e listini del campionario, monitorare l’andamento delle sfilate e i risultati in termini di vendite.

Ora tocca solo scegliere dove e quale lavoro fare!

Continua a leggere su Fidelity News