“Dare all’impresa un senso che vada oltre il profitto, e reinvestire per migliorare la vita di chi lavora, per valorizzare e recuperare le bellezze del mondo”: ecco la filosofia aziendale che guida le scelte imprenditoriali di Brunello Cucinelli e che hanno fatto del suo brand un esempio di “impresa umanistica” dalla portata talmente innovativa da essere oggetto di studio.
Nei giorni scorsi il magazine “Details” ha pubblicato un articolo in cui si afferma che «Brunello Cucinelli Is Probably the Best Boss Ever» e basta informarsi un po’ su di lui e sul suo brand per capire il perchè di questa scelta.
La sede della nota azienda di cachemire si trova in un borgo umbro del ‘300, il borgo di Solomeo, che Cucinelli ha fatto completamente restaurare recuperandolo dall’abbandono e dal degrado; i dipendenti lavorano in questo ambiente meraviglioso e trascorrono la loro pausa pranzo, di 90 minuti, nella mensa aziendale ricavata nella vecchia casa del fattore gustando i migliori piatti della tradizione umbra.
Lo stipendio supera del 20% quello medio, l’orario di lavoro termina alle 17,30 in punto ed i dipendenti sono stati invitati a non inviare e.mail di lavoro oltre tale orario perchè, come ha dichiarato lo stesso Cucinelli in un’intervista a Bloomberg “Le persone hanno bisogno dei loro momenti di riposo, se ti sovraccarico di lavoro, ti rubo l’anima”.
La politica che Brunello Cucinelli adotta nei confronti dei suoi dipendenti sembra anacronistica in un periodo storico in cui valgono le regole del “capitalismo selvaggio” ma i risultati della sua azienda mostrano che non è così: nei primi nove mesi del 2015 i ricavi sono saliti del 14,5% e gli occupati a tempo pieno del 12,5% !
E come dice il detto “buon sangue non mente”: Camilla Cucinelli, la figlia del re del cachemire, in occasione delle sue nozze con Riccardo Stefanelli ha rinunciato ai regali chiedendo agli invitati di fare una donazione per il progetto “art bonus” del Comune di Perugia; con il ricavato delle donazioni verranno restaurate due opere d’arte che si trovano nei giardini di Borgo XX giugno, ovvero la Fonte di via Maestà delle Volte e le Statue e l’Arco del Frontone del teatro dell’Arcadia.