Bonus Baby Sitter Inps per nonni e zii: ecco i requisiti della misura

Con il deflagrare dell’epidemia sanitaria ed economica dovuta al Covid-19, il governo ha pensato a una misura di sostegno per chi si trova a gestire il lavoro di cura. Il nuovo bonus potrà essere richiesto anche dai nonni.

Bonus Baby Sitter Inps per nonni e zii: ecco i requisiti della misura

Il perimetro degli interventi pensati per sostenere le famiglie dopo la diffusione del Coronavirus e gli inevitabili sviluppi negativi a livello economico prevede anche la possibilità di destinare il bonus baby sitter ai nonni che si occupano del lavoro di cura dei propri nipoti. Lo evidenzia l’Inps attraverso una recente circolare (la numero 73/2020), con la quale rende evidente il meccanismo di funzionamento del sostegno di welfare.

A livello pratico, il voucher previsto all’interno dei decreti di contrasto agli effetti del Coronavirus individua le famiglie con figli inferiori ai 12 anni. Il genitore deve inoltrare la richiesta del bonus, che eroga 1.200 euro, utilizzando direttamente il sito dell’Inps. In alternativa, è possibile avvalersi dei servizi offerti da un intermediario autorizzato, ovvero il proprio patronato di fiducia.

Bonus Baby sitter a nonni e zii: serve il Libretto di Famiglia, come fare domanda all’Inps

Per destinare il beneficio ai nonni o agli zii, resta però necessario fare ricorso al libretto di famiglia (come previsto all’articolo 54-bis del DL numero 50, risalente al 2017). Anche quest’ultimi devono infatti registrarsi (come i genitori) in via preliminare presso l’apposita piattaforma dedicata alle prestazioni occasionali.

Il richiedente dovrà quindi specificare di voler utilizzare il Bonus babysitting Covid-19 per pagare la prestazione di assistenza fornita dai familiari. Questo perché, rispetto al principio di carattere generale, in tale specifica evenienza non si prevede la presunzione di prestazione gratuita, purché il parente destinatario della somma economica non risulti convivente.

I compensi percepiti sono esenti da tassazione ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Le prestazioni dovranno essere rendicontate e saldate tra il 5 marzo ed il 31 luglio 2020. L’ente pubblico di previdenza provvederà quindi a esaminare le domande e a dare una risposta entro 15 giorni, tempistica che in caso di accettazione comprende anche l’erogazione del sussidio di welfare.

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