Aumentano i giovani italiani che migrano all’estero

Negli ultimi 10 anni il flusso migratorio dei giovani italiani che vanno all'estero è aumentato del 50 % e tra questi la percentuale di quelli che provengono dal nord Italia, è in continuo aumento

Aumentano i giovani italiani che migrano all’estero

Ogni anno, miglialia d’italiani sono spinti a fare le valigie e trasferirsi all’estero alla ricerca di prospettive di vita migliori. Un flusso migratorio in continua crescita, composto da uomini e donne che nella maggior parte dei casi si trasferiscono per motivi legati al lavoro. 

Nel 2014 poco più di 100 mila italiani sono migrati all’estero, con una crescita del 7,7% rispetto al 2013. Secondo la Fondazione Mingrates, che questa settimana a Roma ha illustrato i dati del Rapporto italiani nel mondo 2015, circa il 60% di coloro che vanno via sono uomini , per lo più single 58%, tra i 18 e i 35 anni. Il dato nuovo che emerge da queste informazioni è che il numero dei migranti provenineti dal nord Italia, è in continuo aumento.

La crisi economica ormai, si fa sentire indistintamente tra nord e sud su tutto il suolo italiano, e se fino a qualche anno fa le regioni meridionali avevano un flusso migratorio superiore rispetto alle altre regioni, ora la differenza è praticamente nulla. La maggior parte degli italiani che nel 2014 sono migrati all’estero, provengono dalla Lombardia, con circa 18.500 migranti, seguono nell’ordine la Sicilia con circa 9.000 ed il Veneto con 8.800.

Nel 2005 erano 3 milioni e 100 mila gli italiani residenti all’estero, ora invece il numero è salito a 4 milioni e 600 mila, di cui il 54% risiede in Europa, ed il 40% in America.Anche nel 2014, per le destinazioni scelte dai giovani italiani che migrano all’estero, la Germania ed il Regno Unito, spiccano su tutte, seguite da Svizzera, Francia e Argentina.

Un dato interessante riguardo le destinazioni, è che molti italiani hanno scelto di trasferirsi  in Spagna, Cina, Venezuela ed Emirati Arabi. Secondo la Fondazione Migrantes, sono in aumento anche i diplomati che si concedono, dopo aver conseguito il titolo, un anno di studio all’estero per imparare la lingua.

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