Yoga a scuola: perché inserirlo nella programmazione didattica

Aggiungere nell'orario scolastico una nuova disciplina. Sarà possibile? La proposta arriva da esperti del settore, e non solo. Sarebbe utile, nonché efficace - per tutti i bambini - frequentare una lezione di Yoga a scuola, almeno una volta a settimana.

Yoga a scuola: perché inserirlo nella programmazione didattica

La proposta è quella di inserire all’interno della settimana didattica a scuola, la pratica di una disciplina molto antica e decisamente inusuale in questo contesto.

In realtà però, sono molti i bambini che già si sono avvicinati a questo tipo di lezioni: i più piccoli, della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, all’esterno del contesto scuola.

Innanzitutto bisogna conoscere la disciplina ed essere informati su quali sono gli obiettivi che si prefigge di raggiungere: le tecniche e gli esercizi dello Yoga, aiutano a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo nel bambino, ma aiutano anche a ritrovare quel delicato equilibrio che esiste tra mente e fisico.

Le posizioni e i movimenti, che spesso appaiono difficili da effettuare, contribuiscono a promuovere uno sviluppo fisico armonico, particolarmente indicato per gli alunni che hanno difficoltà motorio- prassiche. Vengono corretti, infatti, tutti quegli errori che i bambini spesso assumono nella postura (si pensi a quando sopportano zaini pesanti sulle spalle o a quando sono seduti per cinque ore su una sediolina in legno) e migliorati, allo stesso tempo, le funzionalità fisiologiche del corpo e i suoi apparati (ad esempio quello respiratorio, cardiocircolatorio o articolatorio).

I benefici di svolgere Yoga a scuola, sono molteplici dunque: basta un’ora di lezione a settimana per iniziare a vedere i primi risultati. Attraverso vere e proprie tecniche di rilassamento, gli alunni potranno ritrovare serenità interiore e assorbire meglio ogni informazione che viene spiegata durante le ore di didattica frontale a scuola; non sarà solo il loro cervello ad immagazinare dati e nozioni, ma tutto il corpo verrà predisposto ad imparare qualcosa di nuovo.

L’idea di inserire nella programmazione questa disciplina, nasce dalla convinzione di poter migliorare notevolmente in termini qualitativi il “fare” scuola. La consapevolezza di avere una mente pensante e un corpo presente, rilassato e ricettivo, aiuterà gli alunni a ritrovare la giusta concentrazione e la consapevolezza di sé e delle proprie azioni.

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