Un fortissimo scandalo ha scosso il sistema di accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria in Italia, con accuse di frode e irregolarità che minano la fiducia nel processo di selezione. Un esposto redatto dallo studio legale Leone-Fell & C. è stato depositato presso la procura, rivelando la sorprendente scoperta di un’ampia gamma di comportamenti illeciti che avrebbero caratterizzato i Test di Orientamento e di Conoscenze (TOLC) nella loro prima edizione.
Secondo l’esposto, alcune persone avrebbero speso migliaia di euro per iscriversi a corsi di preparazione che fornivano accesso alle domande degli esami in anticipo, mentre altri avrebbero semplicemente versato una somma minima di 20 euro per ottenere le risposte alle prove tramite gruppi su Telegram. Questi metodi scorretti avrebbero permesso a numerosi candidati di ottenere un vantaggio ingiusto nel processo di selezione per l’ammissione alle prestigiose facoltà di Medicina e Odontoiatria.
Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, che hanno presentato l’esposto, hanno dichiarato: “È lo scandalo più grande che abbia mai colpito il sistema del numero chiuso, la graduatoria appena pubblicata è falsa.” Le loro accuse sono state riprese con veemenza dalla comunità accademica e dagli studenti, che chiedono una rapida e approfondita indagine sulle affermazioni fatte dallo studio legale.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha annunciato una commissione d’inchiesta per esaminare le accuse di frode e irregolarità nei test di ammissione. Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che il governo sta prendendo sul serio queste affermazioni e che verranno prese tutte le misure necessarie per garantire l’integrità del processo di selezione.
La notizia ha scatenato una serie di reazioni da parte degli studenti, dei genitori e della società civile. Molti chiedono una riforma radicale del sistema di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, con una maggiore trasparenza e sicurezza per garantire che tutti i candidati abbiano le stesse opportunità di competere in modo equo.